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A Cagliari l’ottava edizione dedicata al cinema asiatico

Torna il festival internazionale dedicato al cinema asiatico


Cinque giorni di appuntamenti fra proiezioni europee e nazionali, masterclass, incontri con ospiti internazionali, eventi speciali. Fino al 31 gennaio 2022 al Museo d’Arte Siamese la mostra Quaderni Giapponesi con le illustrazioni di Igort. Egli è uno degli artisti sardi che hanno esplorato l’Estremo Oriente e il cinema asiatico.


Nato con l’obiettivo di far conoscere al pubblico la produzione cinematografica dell’Estremo Oriente, il festival torna finalmente in presenza.

Il festival propone un’esplorazione diversificata, quest’anno concentrata in particolare sulla cinematografia al femminile e su quella giapponese indipendente.
Sotto la direzione artistica di Stefano Galanti e Maria Paola Zedda, Across Asia Film Festival è un progetto di ZEIT – Art Research.

Si tratta dell’associazione culturale dedita alla promozione dell’arte, della performance e della cinematografia.

Programma e novità di quest’edizione


Dal 2013, Across Asia Film Festival dedica la sua programmazione alle scene indipendenti e al cinema arthouse attraverso focus su movimenti e aree geografiche specifiche. Il festival rappresenta una finestra sul mondo e un modo non stereotipato di guardare l’Asia e le sue rappresentazioni. È anche un luogo di relazioni internazionali, un contesto per connettere scene artistiche lontane stimolando occasioni di sinergia e coproduzione.


Il festival si apre giovedì 16 dicembre a Cagliari con un programma incentrato sulla programmazione del cinema dell’Estremo Oriente e del Sud Est Asiatico. Tutte le proiezioni si terranno presso la Sala Teatro Nanni Loy di ERSU.
Per quanto riguarda la cinematografia al femminile, sono proiettati lavori interessanti di registe sui grandi cambiamenti del continente asiatico. Tra queste la tailandese Anocha Suwichakornpong con un viaggio verso il museo commemorativo delle innumerevoli vittime della “ferrovia della morte” della Seconda Guerra Mondiale.
Per la cinese Xiaoyu Niu, un viaggio onirico che vede la protagonista tornare a trovare la nonna, in preda alla perdita di memoria. Mostri e bambini tristi vagano in un ambiente che è al contempo familiare e teatrale.
La coreana Hye-mi Kim presenterà una cruda storia al femminile sulla difficile conciliazione tra passione sportiva e maternità.

La protagonista, dopo un importante incidente stradale, deve scegliere quali saranno le scalate del suo futuro.
Visionaria e insieme politica, la produzione del Sud Est Asiatico è come sempre rappresentata ad Across Asia Film Festival da un numero cospicuo di opere.
Tra questi l’ultimo film di Royston Tan, tra i massimi esponenti del cinema di Singapore, che offre uno sguardo sulla complessità del mondo asiatico, tra sessualità e humor, in una prospettiva queer.
Sarà inoltre presentato il lavoro del regista thailandese Taiki Sakpisit dedicato agli sconvolgimenti politici della Thailandia degli anni Settanta.

New Abnormal del thailandese Sorayos Prapapan è un’ incursione sulla vita umana durante la pandemia di Covid-19.

Underground Cemetery di Wisarut Sriputsomboon è una riflessione sarcastica sul karma, il senso di colpa e il clima politico thailandese.

I film dalla Cina


Dalla Cina arrivano due prime nazionali. I’M SO SORRY del regista cinese Zhao Liang . dedicato alla tematica ambientale, premiato come miglior documentario al Festival Internazionale del Cinema di Busan 2021, in nomination a Cannes per il Golden Eye. Il film mette in discussione la scelta dell’energia nucleare nel mondo lasciando risuonare attraverso l’occhio di Zhao Liang il rombo di una profezia, un monito.
Love Poem del regista Xiaozhen Wang è ambientato nello spazio soffocante di un’automobile, nella quale una coppia frantuma la sua storia d’amore.

Il progetto prevede inoltre un focus sul cinema giapponese indipendente, con una selezione di lungo e mediometraggi sugli effetti della pandemia nella produzione attuale. Tra questi l’ultima sintetica e deflagrante fatica di Toshiaki Toyoda con The Day of Destruction, un racconto allucinatorio su un villaggio minerario colpito da un’epidemia.
Extraneous Matter – Complete Edition di Kenichi Ugana è invece la versione definitiva di una lunga produzione di cortometraggi. Nella crisi sessuale di una coppia, la protagonista è attratta da una strana creatura.

Quest’ultima ha tratti alieni e numerosi tentacoli che si nasconde nella sua casa.

Honeymoon di Yu Araki è una sci fiction ispirata all’opera di Puccini Madame Butterfly, dove il regista ne ricostruisce il finale lasciando intervenire due amanti del Giappone.


Infine sarà presentato il lungometraggio di Ryô Katayama. Il film ambienta due storie parallele nella città di Fukui, sulla costa occidentale del Giappone. Sulla scia di un orrendo crimine, Makoto scappa di casa e segue un misterioso e silenzioso vagabondo, assunto per picchiare la gente. L’annunciatrice radiofonica Hiromi cerca di respingere le attenzioni sempre più aggressive del suo capo.

Con lui inizia una relazione a metà, mentre lotta per trovare amore e compassione autentici. Mentre si intensifica la violenza nelle vite di Makoto e Hiromi, Roar trova i due sconosciuti a confrontarsi con la violenza.

Eventi collaterali

Tra cinema ed echi dei Maestri del crudele si muovono alcuni degli eventi collaterali.
Sempre con uno sguardo rivolto al Sol Levante, la mostra Quaderni Giapponesi. Fumettista e artista attivo dagli anni Settanta, Igort è stato il primo occidentale a disegnare un manga in Giappone. Ha maturato uno stile espressivo che unisce la peculiarità del graphic novel e del graphic journalism.
In mostra sarà esposta una selezione di tavole, autenticate e firmate, del terzo volume dei Quaderni Giapponesi.

Il progetto curatoriale si definisce come una camera a eco, un incontro tra culture, così come è avvenuto nella biografia e nella produzione artistica di Igort e nella vita di Stefano Cardu, sottolineando un legame importante tra territori e forme artistiche della Sardegna e dell’Estremo Oriente. Isole di centenari, lontanissime tra loro, ma che intrecciano storie significative.

Il programma del weekend


Venerdì 18 dicembre alle 18.00 all’EXMA di Cagliari, Igort incontrerà il pubblico e presenterà l’intero volume in dialogo.
Dedicato al fumetto anche l’incontro di sabato 19 dicembre: sarà presentato Splendidi reietti, ambientato nei meandri di una metropoli. I neon illuminano i frammenti di un mondo ultraviolento e sotterraneo. I protagonisti di Splendidi reietti ascoltano musica punk e vecchie hit anni Ottanta, raccattano incontri online sui social.
Tra gli ospiti del festival anche i SoyDivision , collettivo di artisti e filmmaker. Il collettivo cura e organizza performance, organizza workshop, attività di arte culinaria, proiezione di film, concerti e sessioni di discussione. Il loro punto di vista diasporico offre un approccio alternativo alle sfide contemporanee attraverso l’arte.

L’ invito è rivolto a un nuovo tipo di dialogo e di impegno che si estende al tema della decolonizzazione e alla questione ambientale in un’ottica di interdipendenza.
In collaborazione con un gruppo di studenti del Conservatorio da Palestrina, i Soy Division sonorizzeranno i capolavori del cinema muto asiatico nella serata.
Per i Soy Division suonerà Ariel William Orah artista indonesiano residente a Berlino che esplora temi legati all’identità, alla memoria e alla scarsità.
Non ultimo, domenica 19 dicembre alle 16.30 si terrà la proiezione e premiazione dei cortometraggi vincitori del concorso Invisible Worlds – Letters from Inside, diretto agli studenti del Liceo G. Brotzu di Quartu, indetto nel 2020 per riscrivere e attraversare con il linguaggio del found footage i mondi vissuti durante il lockdown.

ZEIT – Art Research

ZEIT – Art Research è un’associazione culturale che nasce nel 2008 con l’obiettivo di promuovere la diffusione dell’arte, della performance e della cultura cinematografica. Organizza e produce progetti culturali e artistici internazionali che indagano la produzione artistica contemporanea. Attualmente è impegnata nel progetto Camposud, dedicato al lascito del pensiero di Antonio Gramsci nella riflessione artistica e teorica contemporanea.

About Elena Marongiu

Diplomata presso l'Istituto Tecnico Commerciale E. Mattei di Decimomannu (SU) con titolo di Ragioniere Perito Commerciale Programmatore il 6 luglio 2015. Laureata in Lingue e Comunicazione il 14 novembre 2018 presso l'Università degli Studi di Cagliari. Appassionata di autobiografie scritte e visive e libri che trattano i temi della società contemporanea e moderna

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