Alexa Unica Radio
Q.R 02

In mostra all’ADI Design Museum il tappeto Q.R Quanta Res

Il tappeto Q.R Quanta Res degli architetti Fabrizio Felici e Alberto Olmo è realizzato da Vilma Ghiani, eccellente tessitrice seulese

In mostra all’ADI Design Museum il tappeto Q.R Quanta Res degli architetti Fabrizio Felici e Alberto Olmo, realizzato da Vilma Ghiani, eccellente tessitrice seulese. Rappresenta un modo per parlare di storia attraverso l’oggetto. L’intento è quello di partire dal saper fare e ampliare una riflessione sull’architettura al giorno d’oggi. Il tappeto è un grande foglio che come architetti e un po’ come storici abbiamo disegnato, attraverso 94.080 pibiones, cioè riccioli della lavorazione tradizionale sarda della lana intesi come pixel. Il nome latino Quanta Res è stato suggerito da un filosofo genovese: “Ciò che conta, quello che resta”. Il riferimento al codice QR lo rende riconoscibile come elemento della contemporaneità. Mentre la connessione con la cascata naturale di Sa Stiddiosa del Comune di Seulo omaggia il territorio celebrandone l’essenza.

Il progetto

L’ADI, Associazione per il Disegno Industriale di Milano ha scelto di inserire il tappeto Q.R nel prestigioso ADI Design Index 2021. Index 2021, selezione annuale del miglior design italiano messo in produzione. Lo fa presentandolo in un percorso di comunicazione che si articola in un annuario, un sito dedicato, una prima mostra presso l’ADI Design Museum di Milano e successivamente a Roma presso la Casa dell’Architettura. Un segnale forte che dimostra l’assoluta importanza dell’ambito artigianale locale quale patrimonio materiale e immateriale e fondamentale strumento di conoscenza della società.

Parliamo di un’iniziativa che grazie all’Assessorato al Turismo Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, le Province di Nuoro e Sud Sardegna, la Fondazione di Sardegna, il Banco di Sardegna, la Camera di Commercio di Nuoro, l’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari, la Città Metropolitana di Cagliari e i Comuni di Aritzo, Assemini, Atzara, Belvì, Isili e Seulo, unisce in un percorso multidisciplinare quaranta artigiani locali detentori di una cultura del fare e designer locali e internazionali, depositari di una cultura del progetto, verso un nuovo dizionario personale e collettivo condiviso.

Un importante riconoscimento per tutti i partecipanti al progetto, le amministrazioni e gli enti che hanno creduto in un territorio definito erroneamente marginale che invece dimostra di poter contribuire attivamente al processo di crescita culturale collettivo. Avvenimento che porta il patrimonio identitario della Sardegna ben al di fuori dei propri confini.

About Isabella Murgia

Isabella Murgia nata a Sassari, ma vivo a Cagliari dalla quinta elementare. Diploma di Liceo scientifico, laurea triennale in filosofia. Passione per il giornalismo e l'informazione.

Controlla anche

Davide Siddi: ritorno a Cagliari con una mostra dedicata alla luce

Il pittore cagliaritano Davide Siddi, noto per la sua maestria nell’acquerello e per la sua …