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I ricavi della Champions per le squadre italiane: tutto il denaro

La Champions League 2021-2022 ha un valore superiore ai due miliardi di euro: il giro di denaro è in netta crescita

La base di partenza è 500,5 milioni di euro che garantisce a ognuno di essi 15,64 milioni.

Somme di denaro

Un’altra somma (in questo caso pari a 600,6 milioni di euro) è distribuita tra le partecipanti in base al ranking UEFA decennale, ossia al coefficiente, che si calcola partendo dal risultato ottenuto dalle singole squadre nell’ultimo decennio nelle competizioni europee. Si segnala dunque un ricavo maggiore per la Juventus (con 30,7 milioni), seguita da Milan (17,1 milioni) e Inter (15,9 milioni); in coda, l’Atalanta, con 4,5 milioni di euro.

La variabile del market pool

Un’ulteriore quota da dividere in base alle quote del mercato televisivo tra le varie squadre è pari a 300,3 milioni. Subentrano, in questo calcolo, elementi come i diritti televisivi legati a ciascuna federazione calcistica e la somma che UEFA ha stimato opportuno dividere tra i club è pari, appunto, a 300 milioni, che costituiscono il market pool.

La cifra totale del market pool si divide in due parti: la prima metà viene calcolata in base alle performance delle squadre nel campionato nazionale; la seconda metà è divisa in base al numero di match giocati dalle diverse squadre nel corso dell’attuale stagione di Champions League 2021-22.

Guardando nel dettaglio le percentuali relative alla prima metà del market pool, le squadre italiane dovrebbero ripartirsi la somma secondo lo schema:

– Inter: 40%

– Milan: 30%

– Atalanta: 20%

– Juventus: 10%

In questo caso, la quota destinata alle squadre italiane è in lieve contrazione rispetto a quella loro riservata nella Champions League 2018-21.

La seconda quota dipende dal numero di match giocati: giocando al ribasso, il ricavo minimo ammonterebbe a 2,7 milioni di euro per squadra.

I ricavi minimi delle squadre italiane

Avendo raccolto tutte le quote da sommare sarà facile calcolare il ricavo minimo per ogni squadra italiana partecipante alla Champions.

In coda, si colloca l’Atalanta, che totalizza un ricavo minimo di 26,9 milioni di euro. Una spanna sopra, invece, si posizionano Milan (41,4 milioni) e Inter (42,3 milioni). In cima, la Juventus, sebbene penalizzata dalla prima quota del Market Pool, si assesta su un ricavo minimo di 51,1 milioni di euro.

Tutti i numeri della UEFA Champions League sono dunque in aumento, anche se a conti fatti sarà necessario calcolare anche una detrazione di 83,3 milioni legata all’impatto dell’emergenza Covid-19, ripartita ovviamente in base ai redditi delle singole squadre. Tutto è ancora da definire: sarà possibile calcolare il totale soltanto al termine di questa stagione di Champions.

About Elena Marongiu

Diplomata presso l'Istituto Tecnico Commerciale E. Mattei di Decimomannu (SU) con titolo di Ragioniere Perito Commerciale Programmatore il 6 luglio 2015. Laureata in Lingue e Comunicazione il 14 novembre 2018 presso l'Università degli Studi di Cagliari. Appassionata di autobiografie scritte e visive e libri che trattano i temi della società contemporanea e moderna

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