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La Classe 4 - Fabiana Iacozzilli

Mercoledì 20 ottobre alle 20.45 a Carbonia “La Classe” di Fabiana Iacozzilli apre la Stagione di Prosa e Danza al Teatro Centrale

Con lo spettacolo di Fabiana Iacozzilli si alza il sipario sulla Stagione di Prosa e Danza 2021-2022 al Teatro Centrale di Carbonia.

Un docupuppets di Fabiana Iacozzilli apre la stagione di Prosa e Danza 2021-2022. Organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna; con il patrocinio e il sostegno del Comune di Carbonia, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Saranno nove i titoli in cartellone dal 20 ottobre al 12 aprile tra intramontabili classici e testi di autori contemporanei. Accanto, intriganti coreografie con i grandi protagonisti della scena; da Giuseppe Pambieri con Carlo Greco a Mariangela D’Abbraccio, Daniele Pecci, Nello Mascia e Andrea Renzi, Paolo Triestino con Edy Angelillo e Giancarlo Ratti, Luchino Giordana con Valentina Valsania, Roberto Turchetta e Laura Nardi.

Sotto i riflettori la compagnia Artemis Danza e gli acrobatici performers dell’eVolution Dance Theater diretti da Anthony Heil. Inoltre spazio a un avvincente “docupuppets” e alla nuova produzione de La Cles sidra Teatro.

Stagione di Prosa e Danza 2021-2022: la programmazione

Per quanto riguarda la programmazione, interessante e variegata, si passa da “Un tram che si chiama Desiderio” di Tennessee Williams a “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde. Accanto, il folgorante “Nota Stonata” di Didier Caron sul tema drammatico della Shoah; l’affresco del mondo dello sport tra luci e ombre in “The Red Lion” di Patrick Marber; l’inedito ritratto al femminile di “Home, I’m Darling” della drammaturga inglese Laura Wade; le riflessioni sull’amicizia in “Que Sera” di Roberta Skerl. Mentre si parla del ruolo cruciale dell’educazione ne “La Classe” di Fabiana Iacozzilli, la coreografa Monica Casadei reinventa il “mito” de “Il Barbiere di Siviglia” e Anthony Heinl racconta “mondi immaginifici” in “The Magic of Light”.

Ouverture – mercoledì 20 ottobre alle 20.45 con “La Classe”

Un “docupuppets per marionette e uomini” firmato da Fabiana Iacozzilli (Premio Ubu per il miglior progetto sonoro a Hubert Westkemper e Premio della critica ANCT 2019). “La Classe” intreccia ricordi d’infanzia e la scoperta di una vocazione. Una pièce originale in cui vicende realmente si trasfigurano in «un rito collettivo in bilico tra “La Classe morta” di Kantor e “I cannibali” di Tabori» e la figura della temibile maestra, la severa e inflessibile Suor Lidia affiora dal passato tra lo stridere dei gessi sulla lavagna e il silenzio sospeso della paura dei bambini, con un inatteso, quasi “catartico” finale.

Focus sul mondo del calcio dilettantistico – lunedì 8 novembre alle 20.45

“The Red Lion” di Patrick Marber con due protagonisti del calibro di Nello Mascia e Andrea Renzi per la regia di Marcello Cotugno. Un’indagine sulla realtà degli spogliatoi tra futuri campioni e manager senza scrupoli. “The Red Lion” mette a confronto sogni e aspirazioni delle giovani promesse e spregiudicatezza e avidità di chi vorrebbe sfruttarne il talento. Una riflessione «sulla lealtà e il senso di appartenenza», in un alternarsi di poesia e crudo realismo; una pièce avvincente dove lo sport diventa metafora dell’esistenza, tra perdita dei valori e disincanto.

Sbarca a Carbonia – sabato 20 novembre alle 20.45 – “The Magic of Light”

Lo spettacolo dell’eVolution Dance Theater con ideazione, regia e coreografie di Anthony Heinl. Un fantastico viaggio attraverso mondi popolati di figure misteriose, in un felice intreccio fra danza, physical theater, acrobazie e nuove tecnologie, con intriganti giochi di luce e ombra e affascinanti “numeri” di magia. “The Magic of Light” propone un’antologia dei lavori più significativi della compagnia fondata da Anthony Heinl. Heinl è l’interprete di creazioni di Paul Taylor, Lar Lubovitch, Angelin Preljocaj e Martha Graham. Successivamente è approdato nei Momix e dove ha creato il suo stile evocativo e visionario.

Viaggio nella storia del Novecento – domenica 28 novembre alle 20.45 – con “Nota Stonata”

Raffinata e coinvolgente pièce di Didier Caron magistralmente interpretata da Giuseppe Pambieri e Carlo Greco; la regia è di Moni Ovadia per una riflessione sulla tragedia della Shoah. L’incontro tra un celebre direttore d’orchestra e un suo sedicente ammiratore dopo un concerto fa riaffiorare, tra l’eco degli applausi, la memoria di antiche colpe dimenticate. La “Nota Stonata” di una splendida carriera si cela in un segreto inconfessabile; soltanto un’inesauribile sete di giustizia potrà riportare alla luce la tremenda, insostenibile verità.

Ironia in scena – sabato 18 dicembre alle 20.45 – con “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde

Nella versione de La Clessidra Teatro con la regia di Anna Pina Buttiglieri. Trasporta la vicenda in una Buenos Aires senza tempo; qui, due giovani, entrambi con una sorta di “doppia vita”, si ritrovano a fare i conti con la realtà. Una divertente commedia degli equivoci; tra complicati intrecci sentimentali, fidanzate intransigenti, scambi di identità e inattese rivelazioni in cui il significato di un nome diventa un elemento chiave, insieme seducente e pericoloso, per la sua ineludibile ambiguità, in una vorticosa giostra delle passioni.

Il fallimento del “sogno americano” – sabato 15 gennaio alle 20.45 – in “Un tram che si chiama Desiderio” di Tennessee Williams

Con Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci per la regia di Pier Luigi Pizzi. Un dramma che mette in risalto l’oppressione familiare e l’ipocrisia e il perbenismo della società. La pièce – da cui è stato tratto l’omonimo e pluripremiato film di Elia Kazan con Marlon Brando e Vivien Leigh – racconta il conflitto tra Blanche, una donna raffinata e sensibile, ma profondamente e forse indelebilmente segnata da una tragedia privata, e Stanley, il marito della sorella, un uomo rozzo e volgare, che finirà con lo spingerla oltre il confine della follia.

La ricerca della felicità e l’amore nel terzo millennio – sabato 29 gennaio alle 20.45 – in “Home, I’M Darling”

Si tratta di una pièce di Laura Wade (Premio Laurence Oliver Award per la miglior commedia) nella traduzione di Andrea Peghinelli, con Valentina Valsania, Roberto Turchetta, Laura Nardi e Luchino Giordana (che firma la regia con Ester Tatangelo) accanto a Elena Callegari e Roberta Mattei. Una coppia sceglie di vivere come negli Anni ’50: lei rinuncia alla carriera per trasformarsi in casalinga mentre il marito si dedica al lavoro ma il lieto idillio si infrange e emerge tutta la solitudine della protagonista, “ribelle” alle convenzioni ma costretta a fare i conti con se stessa.

Una cena tra amici si trasforma in una serata di confessioni e rivelazioni – lunedì 21 febbraio alle 20.45 – in “Que Serà”

Di Roberta Skerl con Paolo Triestino, Edy Angelillo e Giancarlo Ratti, per una riflessione sull’importanza delle relazioni umane e degli affetti. Filippo, Giovanni e Ninni, si ritrovano tra profumi d’estate e ritmi brasiliani, trascorrere alcune ore in allegria fra ricordi, racconti, musica e risate. Ma una verità inaspettata cambia tutto e i protagonisti si trovano a ripensare il senso e il valore della loro amicizia. “Que Serà” affronta con garbo e leggerezza temi scomodi ma di fortissima attualità, con una trama ricca di colpi di scena, ironia e poesia.

Sulle note di Gioachino Rossini – sabato 12 marzo alle 21 – con “Il Barbiere di Siviglia”

Originale “balletto d’azione” creato dalla coreografa Monica Casadei per Artemis Danza, con le elaborazione sonore e i brani originali di Luca Vianini e i costumi di Daniela Usai, per una moderna rilettura del celebre personaggio come incarnazione dell’«uomo di successo». Il talento e il savoir-faire dell’ineffabile factotum, la sua inventiva e la sua abilità nel soddisfare le aspettative dei “clienti attraverso complesse strategie, si traducono nel movimento incessante e incalzante dei performers, che rappresentano «gli ingranaggi sapienti del folle meccanismo del vivere sociale».

La Stagione di Prosa e Danza 2021-2022 al Teatro Centrale di Carbonia

Organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Carbonia con il contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.

About Nicola Palmas

Imprenditore digitale e manager culturale. Founder & CEO della startup Billalo, direttore artistico di Sardegna Concerti. Appassionato di musica, innovazione e marketing.