Lo certifica uno studio realizzato dalla struttura di Sorveglianza sanitaria dell’Azienda ospedaliera di Sassari
“E chiaro che ci sono anche altre condizioni.
Afferma Antonello Serra. Il responsabile della struttura Sorveglianza sanitaria e coordinatore del centro vaccini Covid-19. Assieme a Paolo Castiglia
E tra queste deve essere tenuta in debito conto la maggiore attitudine degli operatori sanitari ad adottare dispositivi e comportamenti di protezione dal rischio infettivo. A questa va aggiunto anche il fatto che una popolazione di lavoratori in attività è, mediamente, in condizioni di salute migliori rispetto alla popolazione generale”.
“E rilevante – prosegue – che questo elevato livello di protezione del vaccino permanga. Nonostante il livello di anticorpi neutralizzanti si sia ridotto del 79,2% rispetto al livello misurato subito dopo il completamento del ciclo vaccinale. L’ipotesi è che il complesso della risposta immunitaria, che comprende diverse linee di attività tra le quali l’immunità cellulare che può essere misurata solo con test di maggiore complessità, risulti ancora efficace a distanza di 7 mesi. Anche rispetto alla protezione di una variante del virus, la Delta. Variante significativamente più infettiva del ceppo originario”.