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Ambientamento, bambini nido: continuità è più importante della mamma

A fronte delle tante preoccupazioni che investono i genitori dei bambini che presto affronteranno
l’ambientamento nelle 35 strutture di Crescere Insieme – Esperia, la psicologa Margherita Fassari rassicura le
famiglie suggerendo di dare priorità alla continuità della presenza della stessa figura durante questo delicato
processo: benvenuti i papà ma anche nonni, zii o tate.

Ambientamento

Da specifici studi scientifici condotti sugli stili di
attaccamento nel periodo 0-3 anni e dalle analisi elaborate da Crescere Insieme – Esperia, è emerso il fatto
che l’ambientamento, spesso caratterizzato da pianti e crisi disperati, non sia un procedimento riservato alle
madri, ma che, anzi, possa avere delle importanti e positive implicazioni anche se portato avanti dalle figure
paterne.“La differenza nelle modalità di gestione del distacco e del successivo ricongiungimento del padre o
della madre diventa incisiva dopo i 18 mesi di vita del bambino, quando si manifesta la cosiddetta ansia da
separazione”, afferma la Dott.ssa Fassari.“

Reazione genitoriale

A questo punto le due figure genitoriali reagiscono in modo
diverso. Se la madre tende a mettere in atto comportamenti volti più all’avvicinamento, palesando un legame
estremamente forte e profondo, il padre, d’altro canto, riesce a mantenere quel distacco tranquillizzante che
diventa un incoraggiamento alla separazione e lo pone, dunque, come modello di regolazione dell’emotività.
Facilitando e assumendo un ruolo di mediazione durante il processo di ambientamento, il distacco viene
vissuto sì in modo più netto, ma anche più sereno”.

Dai colloqui preliminari all’ambientamento che gli operatori

i
delle strutture di Crescere Insieme svolgono con le famiglie, risulta che, nei contesti in cui c’è un’importante
presenza paterna e al padre è riconosciuto dall’esterno un ruolo genitoriale che lui stesso assume di
buongrado, sempre più spesso le coppie decidono di delegare proprio a quest’ultimo il compito di seguire
l’ambientamento.“

La regolazione che la figura paterna svolge all’interno di una dinamica genitoriale diventa,
così, molto importante per la primissima crescita del bambino”, dichiara la Dottoressa Fassari.“

Laddove al
padre viene riconosciuto questo ruolo dal partner e, al contempo, lo sente come proprio, l’apporto diventa
fondamentale e le implicazioni molto positive. Una volta assodato il fatto che non sia compito esclusivo della
madre seguire questo delicato percorso, possiamo affermare che anche figure terze possono ricoprire un ruolo
centrale in questa fase della vita del bambino.

Certamente l’ideale è che i genitori instaurino una relazione
anche col contesto in cui lasciano loro figlio, ma davanti a una situazione di paventata discontinuità
nell’adempiere a questo compito, è sempre meglio che l’ambientamento sia gestito da una persona che
possa occuparsene in maniera costante. Fatto salvo che questa figura sia un punto di riferimento
fondamentale per il bambino”.Ecco perché, in un momento storico così delicato, in cui le famiglie sentono
l’esigenza di ripartire e lo stimolo a riprendere le proprie mansioni lavorative, è importante tenere a mente che
la continuità con cui il bambino vive la presenza adulta durante l’ambientamento può prescindere dalla natura
della figura che lo accompagna, che può essere la madre, il padre, la nonna, lo zio o, perfino, la tata. Molti non lo avrebbero mai detto.

About Andrea Perra

Sono un ragazzo a cui piace molto fare sport divertirmi e socializzare con le persone. Mi piace scrivere, ascoltare musica e gli animali. Mi piace pure fare rime e viaggiare .Sono amante del calcio infatti tifo il Cagliari. Ho studiato nella facoltà di scienze politiche e dopo aver conseguito la laurea ora sto studiando per diventare Consulente del lavoro.

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