
Il degrado e la povertà culturale portano a non valorizzare l’ambiente. Con l’aumento delle temperature estive cresce il rischio incendi e con essi il fenomeno della desertificazione.
In Sardegna aumentano gli incendi estivi favoriti da temperature estive sempre più alte. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici fanno scomparire la vegetazione che d’estate è sempre più secca e facilmente infiammabile. La siccità durante l’anno e le piogge sempre meno distribuite e concentrate provocano il cambiamento climatico. La desertificazione è un fenomeno in costante aumento che può essere arginato.
La Sardegna, insieme alla Sicilia e la Puglia, è l’unica regione a non avere una legge sulla protezione della flora. Società Italiana di Botanica abbia elaborato degli elenchi che annoverano in totale 619 entità di specie botaniche da sottoporre a tutela nel territorio regionale. Tale numero corrisponde a circa il 15% del totale dei taxa presenti sul territorio regionale. In Sardegna si contano, infatti, circa 3000 entità appartenenti alla flora criptogamica e fanerogamica.

Gianluigi Bacchetta è professore ordinario di Botanica Ambientale ed Applicata presso l’Università degli Studi di Cagliari, svolge la propria attività di ricerca presso il CCB (Centro Conservazione Biodiversità) del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e coordina il Corso di Dottorato in Botanica Ambientale ed Applicata dello stesso ateneo.
E’ autore di oltre 280 articoli scientifici e 10 volumi. Attualmente è co-editor della rivista Plant Sociology e membro del comitato editoriale dei Documents Phytosociologiques e dell’Informatore Botanico Italiano.
Da febbraio 1997 ha fatto parte del Consiglio Direttivo della Sezione Sarda della SBI, dal novembre 2002 ha ricoperto la carica di segretario e per il triennio 2006-2008 è stato presidente della stessa. Dal gennaio del 2010 fa parte del consiglio direttivo della SISV (Società Italiana di Scienze della Vegetazione) in qualità di consigliere. E’ membro del comitato scientifico del Conservatoire Botanique National Méditerranéen de Porquerolles (CBNMP) dal 2007 e vicepresidente del comitato scientifico del Conservatoire Botanique National de la Corse (CBNC) dal 2014.