La torre dell’elefante è uno dei monumenti più importanti della città, si trova nel quartiere Castello al fianco della chiesa di San Giuseppe.
La torre dell’elefante consente di ammirare vasti panorami della città e del circondario ed è raggiungibile dalla via Santa Croce, dalla via Università e dal Cammino Nuovo. E’ la seconda torre medievale più alta di Cagliari, dopo la torre di San Pancrazio.
Nel 1328 chiuso il lato nord della torre per creare abitazioni per funzionari e magazzini. In epoca spagnola la torre utilizzata anche come carcere e alle sue porte erano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella piazza Carlo Alberto.
A tal proposito si ricorda che, nella seconda metà del XVII secolo, la testa del marchese di Cea, implicato nell’omicidio del viceré Camarassa, vi rimase appesa per diversi anni.
Nel 1906, ad opera dell’ingegnere Dionigi Scano, vi fu un restauro mirato a riportare la torre all’aspetto originario, soprattutto attraverso la liberazione del lato murato nel periodo aragonese.
Oltre a servire come difesa era ed è ancora, insieme alla torre di San Pancrazio, la porta principale per entrare a Castello. In altezza raggiunge i 30 metri circa che, considerando anche il torrino, si elevano a 35. Invece dal lato di via Cammino Nuovo raggiunge fino ai 42 metri di altezza
Chi arriva dalla via Università o dal Cammino Nuovo può scorgere, (alla base della torre) vicino alla porta, una lapide ormai scarsamente leggibile, posta a fine costruzione, in cui è riportato quando e da chi la torre fu costruita