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Gli sprechi alimentari e la pandemia

Un quarto dei produttori agroalimentari del Made in Italy dichiara un aumento significativo degli sprechi a causa della pandemia. E’ quanto emerge dalla ricerca “Metronomo”, commissionata da Metro Italia alla Scuola Superiore Sant’Anna sull’impatto del Covid riguardo gli sprechi alimentari.

La ricerca si sviluppa con l’obiettivo di stimare quali e quanti sono stati gli sprechi alimentari nel settore del fuori casa. Si è concentrata sulla filiera agroalimentare, quindi sui fornitori dell Horeca. Questi ultimi, trovandosi con i loro clienti fermi per molto tempo, sono stati costretti a fronteggiare la possibilità di sprechi alimentari di prodotti in eccesso.

Un quarto dei produttori agroalimentari del Made in Italy dichiara un aumento significativo degli sprechi a causa della pandemia. E’ quanto emerge dalla ricerca “Metronomo”, commissionata da Metro Italia alla Scuola Superiore Sant’Anna sull’impatto del Covid riguardo gli sprechi alimentari.

Marco Cosi, responsabile localismi e ultrafresh per Metro Italia: “Metro ha deciso di partecipare a questa ricerca perché crede in maniera importante nella sostenibilità, è un pilastro strategico della nostra corporate social responsability.

Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/2016, che ha lo scopo di ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera agroalimentare: “La Camera è il luogo dove si è votata la legge 166 nel 2016 che ha portato semplificazioni e agevolazioni fiscali.

La pandemia ha creato sconquasso nella filiera produttiva

Sono cambiate non solo le abitudini di acquisto dei cittadini ma soprattutto nella filiera produttiva del nostro Made in Italy c’è stato un impatto notevole. Ci avviamo alla ripartenza. E’ giusto ripartire comprendendo quali sono i prodotti che da sempre si sprecano di più: l’ortofrutta e quelli che hanno una vita più breve”

Un quarto dei produttori agroalimentari del Made in Italy dichiara un aumento significativo degli sprechi a causa della pandemia. E’ quanto emerge dalla ricerca “Metronomo”, commissionata da Metro Italia alla Scuola Superiore Sant’Anna sull’impatto del Covid riguardo gli sprechi alimentari.

La ricerca si sviluppa con l’obiettivo di stimare quali e quanti sono stati gli sprechi alimentari nel settore del fuori casa. Si è concentrata sulla filiera agroalimentare, quindi sui fornitori dell Horeca. Questi ultimi, trovandosi con i loro clienti fermi per molto tempo, sono stati costretti a fronteggiare il possibile spreco di alimenti prodotti in eccesso.

La ricerca ha investigato soprattuto l’impatto della pandemia sul tema dello spreco.

Fabio Iraldo, responsabile del team di ricerca “Sustainability Lab” Istituto di Management  Scuola Superiore Sant Anna: “ Dai risultati abbiamo ottenuto alcune conferme e alcune indicazioni molto utili per il futuro. La conferma principale è che l’impatto negativo c’è stato non soltanto nei volumi di vendita, soprattutto nelle filiere produttive di chi consumava nei ristoranti e nei bar. Purtroppo c’è stato un impatto negativo anche nell’incremento dello spreco alimentare. Un quarto delle aziende produttrici italiane di quelle filiere lo ha visto aumentare anche significativamente”.

Marco Cosi, responsabile localismi e ultrafresh per Metro Italia: “Metro ha deciso di partecipare a questa ricerca perché crede in maniera importante nella sostenibilità, è un pilastro strategico della nostra corporate social responsability.

Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/2016, che ha lo scopo di ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera agroalimentare: “La Camera è il luogo dove si è votata la legge 166 nel 2016 che ha portato semplificazioni e agevolazioni fiscali.

La pandemia ha creato sconquasso nella filiera produttiva. Sono cambiate non solo le abitudini di acquisto dei cittadini ma soprattutto nella filiera produttiva del nostro Made in Italy c’è stato un impatto notevole. Ci avviamo alla ripartenza, è giusto ripartire comprendendo quali sono i prodotti che da sempre si sprecano di più: l’ortofrutta e quelli che hanno una vita più breve”

About Federico Ambu

Appassionato di calcio, storia, archeologia. Tifoso della Juventus, e amante del cinema di guerra e d' azione.

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