Intervista all’artista, muralista, pittore, interior ed exterior designer Giorgio Casu, alias Jorghe: tra street art e mostre
La sua produzione, poliedrica e multiforme, vede anche la creazione di diversi murales. Da cosa nasce la sua voglia di regalare arte ai paesi sardi?
“Io nasco come pittore su tela. Il muralismo è arrivato solo attorno al 2010, quando, vivendo in Australia, facevo i miei primi lavori murali commerciali. Il desiderio di realizzarli come arte pubblica nasce nel 2011, quando stavo viaggiando tra New York e il Messico. Solo quando sono tornato in Sardegna, ho deciso di realizzarli per i paesi dell’isola, e soprattutto per la mia città natale, San Gavino. Esistono diversi tipi di murales, tra cui, quelli a carattere storico, che raccontano la storia dei paesi, arricchendo così la comunità. E i murales di street art che, invece, non si adattano a tutti gli scenari, come ad esempio i centri storici.”
Che potenziale educativo hanno le arti visive? E che benefici traggono bambini e adulti dall’arte-terapia?
“L’arte-terapia è fondamentale per creare interazione e relazione tra gli individui. E, oltre ad avvicinare le persone, aiuta nella risoluzione dei problemi quotidiani e non.”
Dove trova l’ispirazione per le sue opere?
“Traggo ispirazione da qualunque cosa io veda, e dalle persone che incontro. Non mi do alcun limite nè per quanto riguarda lo stile, nè per gli argomenti che intendo rappresentare. Spesso è il mio stesso vissuto ad alimentare il mio estro artistico.”
Cosa vuole comunicare attraverso la sua arte?
“Attraverso la mia arte intendo comunicare la ricerca continua che impiego nel mio lavoro. Un’altra cosa che cerco di trasmettere, e di regalare agli osservatori, è la consapevolezza del periodo storico che stiamo vivendo, trattando argomenti come, ad esempio, i cambiamenti climatici.”
Per concludere, parliamo della prima antologica dedicata a lei, intitolata Wonderlands – la ricerca e la meraviglia, che si terrà dal 16 giugno al 12 settembre, e verrà ospitato dall’EXMA di Cagliari.
“La mia antologica? Un sogno che si avvera. Mi è stato chiesto da Simona Campus, curatrice della mostra, e dall’Exma di un’antologica, ovvero una raccolta di tutti i miei lavori. Farlo a 45 anni è un bel tragaurdo, vuol dire che ho prodotto molto. Questa mostra è un percorso personale, segnato dall’introspezione, e molto particolare da visitare. Ci tengo a invitare tutti voi alla mostra.” Afferma l’artista. Nella mosta Wonderlands – la ricerca e la meraviglia verranno esposte opere che raccontano la poliedrica attività, dal muralismo alla grafica, dalla pittura al design dell’artista di San Gavino Monreale. Per info e prenotazioni sulla mostra potete visitare il sito https://consorziocamu.it/giorgio-casu-wonderlands/.