Con le nuove terapie milioni di persone sopravvivono al cancro, ma solo nei paesi ricchi a causa dei grandi costi che richiedono le industrie.
Milioni di persone sopravvivono al cancro. Ma solo nei paesi ricchi. E anche alle nostre latitudini non sempre è garantita l’equità. Mentre i ricavi delle industrie vanno alle stelle. Come ha scoperto uno studio presentato al più grande congresso mondiale di oncologia.
Negli ultimi anni la ricerca ha portato alla possibilità di utilizzare nuove strategie contro il cancro, in particolare quelle relative alla medicina di precisione. Sicuramente i farmaci biologici stanno dimostrando la loro efficacia. Sono molecole in grado di colpire particolari recettori molecolari presenti sulle cellule tumorali realizzando in clinica il concetto di terapia “target”. Altri farmaci innovativi sono quelli che possono contrastare lo sviluppo di vasi capillari in grado di apportare nutrimento al tumore, a danno degli organi circostanti, nel processo detto di angiogenesi. Un settore in grande espansione è quello delle terapie immunologiche.
Esistono ora farmaci in grado di intervenire contro la formazione e la proliferazione di cellule tumorali andando a rafforzare il sistema immunitario. Stimolano l’azione di cellule normali, già presenti nell’organismo, in grado di attaccare e distruggere le cellule neoplastiche. Altra metodica in forte sviluppo è quella dei nanomateriali, cioè dei microscopici vettori in grado di portare a destinazione, ossia alle cellule tumorali, ad esempio, i farmaci chemioterapici.
I più recenti sviluppi della ricerca
Con le tecnologie ad oggi disponibili, è possibile indagare a livello genetico e molecolare cosa succede nel nostro organismo ancora prima che il cancro si manifesti. È così possibile studiare quali geni, trovandosi in condizioni ad essi favorevoli, possano indurre la formazione di vari tipi di tumore. Così come è possibile predire la risposta di un tumore alla terapia, o quella dei tessuti sani, mediante l’identificazione di specifici marker biomolecolari. La ricerca richiede sempre accurate sperimentazioni. Oggi possibili solo se l’intera organizzazione lavora in un’ottica di rete, per creare sufficiente massa critica e casistiche numericamente significative, da poter essere analizzate con i moderni metodi computazionali.