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Sabato 5 e domenica 6 giugno la 29/a edizione tra storia, ambiente, archeologia
Al via sabato 5 e domenica 6 giugno la 29/a edizione Fai Sardegna, sono nove i luoghi da visitare, tutti all’aperto. In particolare sarà un percorso tra archeologia, storia, ambiente, paesaggio e letteratura. Alcuni luoghi sono poco conosciuti o accessibili solo in via eccezionale.
“Tre le settimane di ritardo rispetto alle date tradizionali, perché in quei giorni la Sardegna era zona arancione – spiega la presidente del Fai Sardegna, Monica Scanu-, finalmente ripartiamo in sicurezza per offrire l’occasione di godere, della bellezza e del fascino di siti, conventi, aree naturalistiche, fortificazioni costiere, nuraghi e torri che si aprono a paesaggi di grande suggestione”.
“A 150 anni dalla nascita del premio Nobel Grazia Deledda -aggiunge-, proponiamo un’interessante percorso “deleddiano” sul Monte Ortobene di Nuoro, tesoro naturalistico, storico e culturale”.
Per quanto riguarda i 9 luoghi si parla del complesso monumentale di San Pietro di Silki a Sassari, un tempo dimora dei Giudici di Torres, attorniato da un polmone verde di grande interesse botanico, tra cui un leccio dei primi del 500. La chiesa paleocristiana di Nostra Signora di Bonaria a Osilo che si apre a una spettacolare vista sul Golfo dell’Asinara e il Nuraghe Tuttusoni. Inoltre la Torre Vignola a Aglientu che presenta un bellissimo itinerario tra ambiente e architettura. La tappa nel Sinis con la visita al centro recupero anche delle tartarughe e al Faro di Capo San Marco, Cabras. Infine il Monte Ortobene e la sua Grazia a Nuoro, il complesso della ex Cattedrale di San Pantaleo a Dolianova, ovvero la chiesa romanica, il Palazzo Vescovile e il Monte Granatico.
Infine si possono visitare altri due beni Fai Sardegna: le Saline Conti Vecchi ad Assemini e la Batteria Militare Talmone a Punta Don Diego, Palau. Questa è un’importante esempio di architettura militare costiera. L’edizione di quest’anno delle Giornate Fai di Primavera è stata insignita della Targa del Presidente della Repubblica.
