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Castanicoltura per la valorizzazione della montagna

La castanicoltura per la rinascita economica: è uno dei punti su cui è incentrato il lavoro dell’amministrazione comunale guidata da Davide Burchi.

Il Servizio territoriale Forestas di Lanusei ed il comune capoluogo ogliastrino stanno collaborando per il rilancio e la valorizzazione del Castagno. Questo verrà valorizzato sia dal punto di vista ambientale che economico. Con questo scopo è nata la collaborazione con Forestas di Lanusei, con cui il Comune ha organizzato una serie di incontri con esperti del settore, produttori e amministratori sul tema.

Incontri e interventi

Il primo incontro, disponibile anche online, si svolgerà venerdì 28 in aula consiliare, alle 16.

Oltre al sindaco Burchi, interverranno il vice Salvatore Zito, che esporrà le strategie dell’amministrazione per implementare la castanicoltura, parte della tradizione ogliastrina. Con lui parlerà anche Andrea Pintus, responsabile del settore tecnico della Forestale. Poi ancora interverrà Raffaele Giannini, Emerito dell’Accademia dei Georgofili, che riferirà in merito alla valorizzazione della produzione. Infine tra i relatori troviamo Michele Puxeddu, direttore del servizio territoriale di Forestas di Lanusei, e il produttore Marco Pistis.

Il castagno

Il castagno è caratterizzato da un fusto diritto, una corteccia brunastra con sfumature grigiastre, liscia e poi rugosa.
Le foglie hanno un color verde intenso e lucido e più chiaro nella pagina inferiore.
I fiori riuniti in infiorescenze sono unisessuali, piccoli e poco appariscenti. Le infiorescenze maschili sono rappresentate da spighe di color giallo-verdastro; quelle femminili riunite in gruppi alla base degli amenti maschili, raccolti in un unico involucro.   
Il frutto è avvolto da un involucro spinoso rappresentato da una noce detta castagna, lucida e di colore bruno. Quest’involucro a maturità si apre e fa cadere il frutto.

Il castagno in Sardegna

Non sappiamo quando il castagno sia arrivato nell’Isola. Grazie a documenti delle rilevazioni dei sardo-piemontesi si hanno però dati riguardo la sua presenza nelle regioni di Barbagia, Mandrolisai e Ogliastra ai tempi del Regno di Sardegna. Nella carta forestale del Regno d’Italia del 1936 il castagno era individuato in diverse zone, come Arzitzo, Tonara, Belvì. 

La castagna

Da sempre usata in cucina è considerata un ottimo alimento per bambini, anziani e convalescenti. Le castagne in passato erano viste come un frutto prezioso durante la stagione fredda. I suoi pregi sono infatti la conservazione lunga e la possibilità di cucinarla in modi diversi. Si manteneva pulito il sottobosco in attesa della loro caduta: il momento della raccolta delle castagne era una festa per le comunità, a causa dei sali minerali e delle vitamine che contiene. Veniva addirittura usata come moneta di scambio tanto era ritenuta importante.

About Elisabetta Serra

Studentessa di Beni Culturali e Spettacolo presso l'Università di Cagliari.

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