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Spray nasale anti-Covid, un’arma in più contro il virus

Il ceo Galfetti: “Con questo spray puntiamo a chi non si farà vaccino. Secondo le nostre stime in Ue 20-30% non si immunizzerà per tanti motivi, da no-vax a pazienti cronici”

Un’arma in più contro Sars-CoV-2 e in futuro anche contro nuovi virus respiratori. E’ quello che promette uno spray nasale anti-Covid sviluppato da un team di italiani dell’azienda italo-svizzera Apr Applied Pharma Research s.a., che ha brevettato l’innovazione tecnologica alla base dello spray sperimentale.

Ma ci sono altri motivi per cui lo spray potrà essere un’arma in più contro il Covid. “Se la sperimentazione avviata all’Irccs ospedale San Martino di Genova andrà a buon fine; prosegue Galfetti; a fine anno avremo lo spray in commercio. L’obiettivo, oltre ad aiutare chi non è immunizzato, è poter fornire un dispositivo medico in grado di intervenire dove ancora non abbiamo certezze scientifiche assolute: la contagiosità potenziale delle persone vaccinate e quanto durerà la copertura vaccinale.

Entro 4 mesi sono previsti i primi risultati e, se positivi, il prodotto – come ricorda Galfetti – potrà essere disponibile entro l’anno. Lo spray è una soluzione acquosa di lavaggio che contiene acido ipocloroso allo 0,005%, una sostanza antimicrobica prodotta anche dalle cellule del nostro sistema immunitario, resa stabile e pura e quindi inalabile grazie a Tehclo*, una nanotecnologia ideata e sviluppata da un team di italiani dell’azienda Apr che ha brevettato l’innovazione tecnologica. I risultati dei test preliminari in vitro e in vivo, hanno dimostrato che lo spray nasale elimina il coronavirus pandemico in meno di un minuto senza irritare le mucose di naso e gola.

La forte azione antimicrobica di questa sostanza è nota, ma finora non era sfruttabile in questo modo in quanto non inalabile perché nociva per l’uomo. La nuova nanotecnologia, messa a punto da un team di italiani, l’ha resa inalabile senza irritare le mucose di naso e gola. La conservazione della soluzione non richiede particolari precauzioni e può essere mantenuta per 2 anni a temperatura ambiente tra i 5 e i 25°C.

About Camilla Bruno

Nel 2014 mi sono diplomata in flauto traverso al Conservatorio, attualmente frequento la facoltà di Beni Culturali e Spettacolo, e dal 2018 insegno musica privatamente. Sono appassionata di cinema di musica e di arte. Oltre all’esperienza nella gestione social di realtà come il Cineclub FEDIC di Cagliari, negli ultimi anni ho approfondito i miei studi nel campo degli audiovisivi e del mercato dell’arte. Attualmente sono l'amministratrice del progetto di art management Visual Scout.

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