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L’Eurovision Song Contest: la competizione musicale europea che potrebbe essere vinta dall’Italia

Ogni anno, da più di sessant’anni, tutta l’Europa si riunisce intorno all’amore per la musica e la canzone nell’Eurovision Song Contest, una competizione musicale che vede sfidarsi alcuni dei migliori talenti dei diversi Paesi in diverse serate piene di leggerezza ed esibizioni da lasciare senza fiato.

Se in Italia l’evento musicale per eccellenza è il Festival di Sanremo, negli ultimi anni è tornato a far parlare di sé anche un contest tutto europeo che vede cantanti provenienti da tutta Europa, e non solo, sfidarsi fino all’ultima nota. Questo festival è l’occasione perfetta per gli appassionati di musica che non possono fare a meno di quest’arte e durante l’anno approfittano delle tante risorse digitali dedicate alle sette note: tra queste vediamo l’app Spotify che permette di ascoltare tutte le canzoni dei nostri artisti preferiti gratuitamente, diversi giochi online come Karaoke Party di Betway Casinò il quale consente agli amanti del canto di tentare la fortuna con una slot machine a tema karaoke o programmi quali il celebre GarageBand firmato Apple che ci rende compositori direttamente a casa nostra. L’Eurovision Song Contest è infatti l’occasione perfetta per gli appassionati di musica per scoprire nuovi talenti e nuovi stili musicali, magari in una lingua sconosciuta.

Un evento che unisce l’Europa

Ma non solo, anche molti degli italiani che meno se ne intendono di musica amano sempre di più sintonizzarsi sulla trasmissione tifando per l’Italia o per la loro canzone preferita. L’Eurovision Song Contest è infatti nato nel 1956 e ha visto da subito la partecipazione dell’Italia. Interrotto solo nel 2020, questo festival si è aggiudicato il record di festival continuativo più longevo del mondo e di quello con più spettatori, che superano ogni anni i 100 milioni. Ispirato proprio al Festival di Sanremo, l’Eurovision è una celebrazione all’insegna dei buoni sentimenti: sono infatti vietate canzoni politiche o che parlino di guerra. Ciò non limita però gli artisti in gara che negli anni hanno proposto brani che hanno poi raggiunto un successo internazionale come Rise like a Phoenix di Conchita Wurst o Hard Rock Hallelujah di Lordi.

La storia dell’Italia all’Eurovision

Quella dell’Italia all’Eurovision Song Contest è una storia un po’ travagliata. I primi anni hanno visto diversi successi come la vittoria nel 1964 di Gigliola Cinquetti. Negli anni però, nonostante la partecipazione nelle diverse edizioni di artisti di punta della canzone italiana come Iva Zanicchi, Franco Battiato e Mia Martini e la vittoria di Totò Cotugno nel 1991, l’interesse degli spettatori per il contest iniziò a scemare tanto che l’Italia si ritirò dalla competizione nel 1997. Per ben quattordici anni nel nostro Paese si parlò ben poco dell’Eurovision, che continuava invece a riscuotere successi negli altri Paesi Europei, tanto che molti italiani non sapevano nemmeno più di cosa si trattasse. Si dovette aspettare ben quattordici anni prima di rivedere un cantante italiano sul palco dell’Eurovision e questo nuovo debutto fu un grande successo: Raphael Gualazzi si aggiudicò infatti il secondo posto con la canzone Madness of Love.

Dal 2011 l’Italia non ha più smesso di partecipare al contest, e, sebbene non si sia mai aggiudicata un primo posto, ha spesso raggiunto la seconda o la terza posizione come nel caso della medaglia di bronzo di Il Volo nel 2015 e la
medaglia d’argento di Mahmood nel 2019. Non è stato solo il pubblico votante ad aver apprezzato gli artisti italiani, anche gli spettatori nostrani hanno iniziato ad appassionarsi sempre di più alla competizione tanto che lo share per la serata della finale negli anni è salito da circa il 6% fino a raggiungere punte del 20%. Cogliendo la palla al balzo, quindi, la Rai ha deciso di ricominciare a trasmette l’evento in prima serata su Rai 1, trasmissione accompagnata spesso da presentatori e commentatori scelti tra le personalità dello spettacolo italiane.

Le speranze per l’edizione 2021

Gli occhi sono quindi tutti puntati quest’anno sui Måneskin che, in quanto vincitori del Festival di Sanremo, sono diventati di diritto i rappresentanti per l’Italia nell’edizione 2021 con la canzone, tutta in italiano, Zitti e buoni. Scritturati nel 2017 dalla Sony Music e già celebri per la loro partecipazione a X-Factor, i Måneskin porteranno quella che, secondo molti, è una canzone controcorrente perché il suo stile rock rispecchia poco gli stilemi romantici e pop tipici di Eurovision. Questa sua diversità non sembra però essere uno svantaggio, perché secondo molti pronostici l’Italia è tra i favoriti dagli esperti e dal pubblico insieme a Malta, alla Francia, alla Svizzera, alla Bulgaria e all’Islanda. Che si aggiudichino la vittoria o meno i Måneskin si faranno sicuramente notare in quanto l’unico altro brano tra i trentanove in gara dalle sonorità rock è quello presentato dalla Finlandia.

Facendo parte con Spagna, Germania, Francia e Regno Unito dei Big Five, l’Italia ha diritto all’accesso diretto alla finale senza dover sfidare gli avversari durante le due serate della semifinali. Potremo quindi guardare l’esibizione dei Måneskin il 22 maggio su Rai 1, con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio, o in lingua originale direttamente sul
canale ufficiale YouTube del concorso. Chi volesse invece assistere anche alle semifinali potrà farlo su Rai 4 il 18 e il 20 maggio.

Si sta sempre di più avvicinando l’evento musicale europeo per eccellenza e molti italiani non vedono l’ora di scoprire se quest’anno i Måneskin riusciranno ad aggiudicarsi il tanto agognato primo posto. Quel che è certo è che assisteremo a uno show pieno di talento e che ci permetterà di scoprire nuovi cantanti provenienti da tutta Europa.

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