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leggende al chiaro di luna

Tonino Oppes: “La mia Sardegna, la luna della mia terra”

“Leggende sarde al chiaro di luna” è l’ultimo libro del giornalista sardo Tonino Oppes, che ancora una volta utilizza le favole per darci della Sardegna uno spaccato inedito e di grande emozione collettiva, dove “la gente ancora guarda la luna e si commuove”.

“Le leggende in Sardegna, come le fiabe- spiega il famoso giornalista- sono figlie della luna e del fuoco. I vecchi, nelle notti d’estate, a lughe o luxi de luna, e nelle sere d’inverno, acanta a sa ziminera, circondati da piccoli e grandi, iniziavano a raccontare… Che atmosfera fantastica! Ancora oggi, quelle storie di paura e di magia rappresentano una componente viva del patrimonio culturale sardo: fanno parte, a pieno titolo, del tesoro narrativo che va tutelato se non si vogliono perdere pagine significative del nostro passato.

“Paristòrias e contos de foghile sono giunti fino a noi – ricorda con la sua proverbiale dolcezza Tonino Oppes- grazie alla comunità del racconto, ed è un dovere di tutti salvarli dall’oblio per custodirli come bene prezioso da consegnare ai più giovani. Prima che il silenzio inghiotta tutti i ricordi. Per tutte le età”. Tonino Oppes, nel suo ultimo libro, sembra muoversi leggero sui versi di Sergio Baremben.

“Se porto la mia infanzia con me non potrò mai invecchiare dentro” dice il poeta e scrittore peruviano. E allora quale migliore occasione per prepararsi a fare un bel viaggio nel passato magari in compagnia dei vecchi narratori? È davvero bello sapere che ci sono scrittori che con le parole sanno trasformare una leggenda in un piccolo tesoro custodito tutta la vita dagli anni dell’infanzia.

Leggende sarde al chiaro di luna

Ohhh… che magia! Una voce stanca iniziava a raccontare. E i bambini, senza fiatare, ascoltavano quella voce lontana, eppure vicina ai loro cuori. Tonino Oppes, per lunghi anni caporedattore della Sede RAI della Sardegna, con “Leggende sarde al chiaro di luna” (Condaghes, 2019, pp.132: ill., 10 euro) è riuscito a coronare due sogni e due mondi: da un lato mantenere viva la tradizione orale con una lettura ad alta voce e dall’altra donare ai lettori di tutte le età un viaggio in lungo e in largo nell’Isola forse la più ricca di storia del Mediterraneo. E l’ha fatto affidandosi alla luna.

Quale scelta migliore? Già venti anni fa vinse un premio per la Letteratura nazionale dell’infanzia con Paristorias. E ora ha voluto riprendere quel filo interrotto e ridare nuova luce ai racconti, sfoltendoli come si fa con le piante che cercano il sole, e aggiungendone dei nuovi sempre pescando dalla comunità del racconto che precede l’età della Televisione. Erano gli anni in cui vecchi e bambini si incontravano in estate, al chiaro di luna. Parlavano i più grandi mentre i piccoli ascoltavano incantati.

Qualcuno faceva domande e otteneva risposte. Avventure, tradizioni, pirati, fate, e tanto altro ancora affiorano tra le righe.

Un cammino che attraversa tutta la Sardegna

Il cammino si fa sempre più interessante perché attraversa tutta la Sardegna, dal Sud al Nord, e siccome i narratori sono anziani, beh, allora si fermano in ben ventidue diversi paesi a sorseggiare acqua fresca e respirare profumo di comunità. Ogni storia è unica, accompagnata da una mano esperta, quella di Michela Cossu che dà forma al presente con disegni delicati e decisi che rafforzano la tradizione ed esaltano il prezioso lavoro di Oppes, già adottato, come tanti altri, in numerose scuole.

Dunque apriamo il libro e guardiamo la luna. Forse, se siamo fortunati, riusciremo a scorgere anche i nostri nonni che, con voce soave, ci raccontano storie lontane capaci ancora di custodire le nostre radici.

Buona lettura! Ad alta voce mi raccomando!

Tonino Oppes

Tonino Oppes è nato a Pozzomaggiore nel 1950. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Sassari, è giornalista professionista e lavora alla Rai dal 1977. Spesso si è occupato di ambiente e cultura. Dal 2000 è capo redattore. Da anni cura la rubrica Leggere dedicata agli autori e ai libri sardi.

È autore di diversi volumi dedicati ai temi dell’ambiente, tra i quali Molentargius, due edizioni, Planargia, Goceano e un supplemento sui fenicotteri rosa. Con Ottavio Olita ha curato Gutturu Mannu e un volume su Villasimius.

Ha pubblicato libri per ragazzi come “La leggenda della gente rossa e altri racconti”, e “Paristorias, miti e racconti della Sardegna”. Con Pristorias ha vinto il premio nazionale di letteratura per l’infanzia promosso dal comune di Olzai.

Recentemente ha pubblicato il libro “Tutti buoni, arriva Mommotti”, che si sofferma sulle paure dei bambini.
Con il racconto “L’ultimo leccio”, ha vinto il premio di narrativa bandito dalla rivista Caddhos e dal comune di Villanova Monteleone. Altri riconoscimenti: il premio di giornalismo Città di Castelsardo, il premio Lai Silesu di Iglesias e Funtana Elighe promosso dal comune di Silanus.

Il premio a cui tiene di più è quello alla cultura che, nell’ambito del concorso di poesia Giorgio Pinna, gli è stato assegnato nel suo paese, nel 2006.

About Barbara Mancosu

Studentessa in Beni Culturali e Spettacolo

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