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Maria Grazia Mammuccini ph Cia Toscana
Maria Grazia Mammuccini ph Cia Toscana

Il 64% dei terreni agricoli mondiali a rischio

Tutelare i terreni agricoli è fondamentale per contrastare la deriva climatica e proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente.

In occasione della 51a edizione della Giornata Mondiale della Terra, FederBio sottolinea l’importanza di custodire i terreni agricolida un declino senza precedenti.

Secondo un recente studio dell’Università di Sydney, pubblicato sulla rivista “Nature Geoscience”due terzi dei terreni agricoli mondiali  sono a rischio di inquinamento da pesticidi, mentre un terzo è ad alto rischio.

Tra le aree ad alto rischio, circa il 34% si trova in regioni ad alta biodiversità, il 5% in aree con scarsità d’acqua e il 19% in nazioni a reddito medio-basso.

I ricercatori

I ricercatori dell’Università australiana hanno analizzato il rischio di inquinamento, causato da 92 sostanze chimiche. Queste vengono comunemente utilizzate nei pesticidi agricoli, per il suolo, l’atmosfera, le acque superficiali e sotterranee in 168 Paesi. Hanno riscontrato che il 61,7% dei terreni agricoli europei rientra tra quelli “ad alto rischio”.

Coltivare utilizzando solo sostanze di origine naturale e  mantenere la fertilità dei terreni e la conservazione della biodiversità, rappresentano elementi basilari dell’agricoltura biologica. Un terreno degradato riduce la capacità di mantenere e immagazzinare carbonio, contribuendo a favorire minacce globali come il cambiamento climatico.

“La crisi pandemica ha evidenziato la stretta relazione che c’è tra la salute della Terra e quella delle persone. L’agricoltura intensiva, la monocoltura, l’uso di diserbanti e concimi chimici di sintesi sono tra gli elementi che più impoveriscono il terreno.

 Siamo a un punto di svolta, non abbiamo più tempo. Serve l’adozione di un nuovo paradigma di produzione agroalimentare basato sulla transizione agroecologica, per preservare la fertilità della Terra.

Mentre per l’agricoltura convenzionale l’obiettivo è nutrire la pianta per l’aumento immediato delle rese, in agricoltura biologica l’obiettivo è nutrire la terra tutelandone la fertilità, gli ecosistemi e la biodiversità, per garantire cibo sano e nutriente e una stabilità di produzione in grado di rispondere alle esigenze del presente senza compromettere la possibilità di soddisfare i bisogni delle generazioni future.

Inoltre, secondo i dati pubblicati dal Rodale Institute, il metodo di coltivazione biologico è in grado di contribuire significativamente alla mitigazione del cambiamento climatico, ad arginare la perdita di biodiversità e a salvaguardare l’ambiente”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio. 

About Paola Usai

Studio Beni Culturali all'Università di Cagliari. Sono sarda, ma attualmente vivo a Bolzano dove lavoro come au pair.

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