Sostenibilità e circolarità

Sostenibilità, il ‘Circular economy report’ di Hera per Fruttagel

Economia circolare e sostenibilità sono al centro del primo Circular economy report redatto dal Gruppo Hera per Fruttagel, a seguito del protocollo Hera Business Solution siglato nel 2020 tra le due aziende.

Con l’accordo, la multiutility ha messo le proprie competenze, e quelle delle numerose società del Gruppo, al servizio di questa primaria azienda nazionale del settore agroindustriale alimentare con sede ad Alfonsine. Lo scopo è di supportarla, con una proposta multiservizio, nel raggiungere risultati di circolarità  e sostenibilità più elevati e sfidanti lungo l’intera filiera produttiva. Infatti si vuole ampliare la gamma dei servizi già forniti. Per poter così contare sui benefici derivanti dal fatto di avere un interlocutore unico.

 

Con Fruttagel è iniziata quindi un’attività di consulenza lungo tutto il processo di trasformazione industriale. A questo vengono sottoposte ogni anno 160 mila tonnellate di frutta e verdura. L’economia circolare, infatti, è un concetto che spesso si associa al campo dei rifiuti. In realtà è trasversale a ogni ambito e riguarda, quindi, anche un uso virtuoso ed efficiente dell’acqua e dell’energia.

E’ stato presentato in questi giorni il primo report sui risultati e i progressi ottenuti nel 2020 grazie ai servizi messi a disposizione dal Gruppo Hera. Tra questi ci sono la gestione dei rifiuti e dell’impianto di depurazione; la fornitura di acqua e connettività dati che si arricchiscono quest’anno con l’adesione di Fruttagel alla proposta per la fornitura di energia elettrica ai due stabilimenti di Alfonsine (Ra) e Larino (Campobasso). Il report in particolare si è soffermato sui benefici raggiunti in ambito economia circolare, rigenerazione delle risorse ed efficienza energetica nello stabilimento Fruttagel di Alfonsine.

Diminuiscono del 17,5% i rifiuti non pericolosi prodotti e le emissioni di anidride carbonica

Andrea Ramonda_Ad Herambiente

Nel primo ambito, la produzione dei rifiuti è stata analizzata con lo scopo di ridurli e massimizzarne il recupero di materia o energetico. Hera ha proposto soluzioni con questi obiettivi. Ha concordato con Fruttagel dei piani di miglioramento. Ha fornito nel contempo una consulenza normativa per la gestione in ottica di economica circolare. In questo modo, nel 2020, i rifiuti non pericolosi generati per ogni tonnellata di prodotto finito sono stati 12,1 kg. In diminuzione del 17,5% rispetto al 2019. inoltre sono stati tutti recuperati sotto forma di materia ed energia. Avendo sottratto i rifiuti alla discarica sono così state evitate emissioni pari a oltre 190 tonnellate di anidride carbonica.

Diminuisce del 7% la produzione di fanghi e sale al 30% l’acqua recuperata

Gli interventi di efficientamento proposti dal Gruppo nella gestione del depuratore aziendale dello stabilimento di Alfonsine hanno portato a un miglioramento nell’utilizzo delle risorse per la depurazione dei reflui. Hanno anche ridotto la produzione stessa dei fanghi, che sono diminuiti del 7% per ogni metro cubo di refluo trattato. Anche il recupero delle acque in uscita dal depuratore è arrivato quasi al 30% in aumento rispetto all’anno precedente. Le acque, una volta filtrate e disinfettate, vengono impiegate per usi tipo lavaggio di piazzali e attrezzature

I consumi energetici del processo depurativo ridotti del 29%

Sempre ad Alfonsine, sul fronte dell’efficienza energetica, invece, anche l’energia consumata per la depurazione dei reflui si è ridotta del 29% per ogni metro cubo di refluo trattato. Si assiste ad un calo delle emissioni di gas serra sui volumi trattati pari a circa 150 tonnellate di anidride carbonica. Anche il datacenter ha il 20% di emissioni in meno di CO2 rispetto alla media dei datacenter. Ciò grazie a un’autoproduzione da fonti rinnovabili del 30% del fabbisogno energetico.

 

Stanislao Giuseppe Fabbrino – Presidente e AD Fruttagel

Il Circular economy report per rendicontare e misurare la sostenibilità

La misurazione e la rendicontazione sono fattori sempre più cruciali per essere competitivi sul mercato, anche in termini reputazionali. Attraverso i numeri è possibile analizzare meglio i propri processi e impatti; mettere in campo azioni di miglioramento; rendicontare in maniera trasparente ai propri stakeholder.

Il primo Circular economy report realizzato per Fruttagel sui dati 2020 fotografa i risultati delle attività già implementate. Ma vuole anche essere un punto di partenza dal quale avviare nuove opportunità di miglioramento nello spirito del protocollo Hera Business Solution. Questo è stato sottoscritto, con soluzioni integrate, energetiche e ambientali, sostenibili e chiavi in mano studiate ad hoc. Ha l’obiettivo di disegnare, insieme all’impresa, nuove opportunità di crescita e contenere quanto più possibile i costi a carico della comunità, dell’ambiente e delle future generazioni. Si punta sulla rigenerazione delle risorse naturali; sull’allungamento del ciclo di vita utile dei beni e delle risorse; sullo sviluppo di competenze per un utilizzo efficiente della materia.

I commenti

“Questa partnership con Fruttagel rappresenta un ulteriore tassello nello sviluppo di azioni concrete di economia circolare messe in campo dalla nostra azienda per la transizione energetica e la neutralità di carbonio.” Commenta Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente. “I risultati lo dimostrano. Infatti il contributo integrato delle varie società specializzate del nostro Gruppo ci consente di offrire alle aziende un interlocutore unico. Vogliamo indirizzarle verso obiettivi di sostenibilità sempre più sfidanti e consistenti. Ciò grazie a soluzioni a 360° che riguardano tutti gli ambiti”.

“Questo è solo un primo importante passo.” Commenta Stanislao Giuseppe Fabbrino presidente e AD di Fruttagel. “Inoltre, proprio in questo periodo, ci stiamo focalizzando sul piano industriale triennale. Con particolare riferimento agli investimenti relativi ai processi di utilizzo, approvvigionamento e gestione di energia, metano, acqua, vapore, rifiuti e sottoprodotti con una visione di medio periodo. Ciò richiede un forte apporto di competenze sia sugli orientamenti legislativi che sulle evoluzioni tecniche riguardanti i temi dell’economia circolare. Colgo l’occasione per ringraziare Hera che ci sta supportando con i suoi migliori esperti per rendere il più possibile efficiente e virtuoso l’uso di queste risorse”

About Barbara Mancosu

Studentessa in Beni Culturali e Spettacolo

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