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Cassazione: Ok alle adozioni all’estero da parte di coppie gay

La Cassazione ha dato il via libera al “riconoscimento degli effetti di un provvedimento giurisdizionale straniero di adozione di un minore” da parte di coppie gay.

Con questa sentenza la Cassazione ha convalidato la trascrizione all’anagrafe italiana dell’adozione di un bambino da parte di una coppia gay. L’adozione è avvenuta a New York, da parte di una coppia gay costituita da un italiano e da un cittadino americano.

Tutto ha avuto inizio quando la Suprema Corte, con il verdetto, ha respinto il ricorso del sindaco di un Comune lombardo, contro tale decisione. Infatti, il 9 giugno 2017, la Corte di Appello di Milano aveva detto Sì al riconoscimento dell’adozione del piccolo da parte dei due padri. Padri che, in seguito all’adozione ottenuta a New York si erano anche sposati negli USA.

Un controllo giurisdizionale di carattere complessivo

Per la delicatezza della questione e la novità del caso, la vicenda è stata affrontata e risolta dalle Sezioni Unite. E quindi con il verdetto 9006 depositato a seguito dell’udienza presieduta dal Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio. In particolare, il provvedimento in questione “non si è fondato solo sul consenso dei genitori biologici ma anche sugli esiti di un’indagine relativa all’idoneità della coppia“. Questo significa che ““il controllo giurisdizionale non si è limitato al riscontro del consenso dei genitori del minore. Ha avuto anzi carattere complessivo, investendo tutte le parti del giudizio“. 

Per la Cassazione, in casi del genere emerge che la scelta “di privarsi del figlio minore da parte dei genitori biologici derivi da un intervento di carattere oneroso degli adottandi“. E il “consenso prestato” sia la conseguenza di un “accordo vietato e sanzionato penalmente dal nostro diritto interno” in quanto viola i diritti fondamentali della persona. Allora devono essere valutate – al momento della trascrizione dell’atto o da parte dei giudice – non solo tutta la documentazione formale. Ma anche “le modalità di produzione” dell’adozione.

La Cassazione inoltre ricorda che sulla scia dei verdetti comunitari e delle convenzioni internazionali, la Consulta ha più volte “sollecitato il legislatore” ad ampliare “le condizioni di accesso all’adozione legittimante“, dato che fin dagli anni Novanta ci si confronta “con le richieste di costituzione di status genitoriali adottivi da parte di soggetti diversi dalle coppie coniugate eterosessuali“.

About Ilaria Atzei

Mi chiamo Ilaria e frequento l'ultimo anno della triennale di Beni Culturali e Spettacolo dell'Università di Cagliari.

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