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gas e co2, benefici

Ue e CO2: benefici su auto a gas con alternatori ad alta efficienza

Una decisione della Commissione Europea accoglie le richieste dei costruttori dell’automotive. Inoltre estende il sistema premiante sul calcolo della CO2 anche alle auto e veicoli commerciali leggeri dotati di alternatori ad alta efficienza (ibridi leggeri) alimentati a metano e Gpl sia mono che bi-fuel.

Finora, infatti, il beneficio riguardava soltanto le auto a benzina e diesel dotate di alternatori ad alta efficienza.
Ma, visto l’interesse e degli automobilisti e del settore industriale automotive sulle alimentazioni a gas, la Commissione Europea ha pubblicato la Decisione di esecuzione 2021/488 del 22 marzo 2021. Questa raccoglie le richieste dei costruttori di estensione del sistema premiante anche ai veicoli a GPL o metano, sia mono che bi-fuel.

Le ricadute industriali della decisione avvantaggeranno gli acquirenti di queste nuove auto. Esse, all’economicità, al basso impatto ambientale ed alla disponibilità sul territorio nazionale dei gas, vedranno aggiungersi i vantaggi dell’ibrido nella riduzione dei consumi. La combinazione delle tecnologie amplierà l’offerta di nuovi modelli e, quindi, la possibilità di scelta del consumatore finale.

“La decisione della Commissione Europea rappresenta una ottima opportunità per l’industria nazionale, leader mondiale nella costruzione di componentistica per i carburanti gassosi. – commenta Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi-Federchimica – Questo perché consente di affermare ancora una volta il valore e la flessibilità di queste alimentazioni alternative anche in combinazione con la sempre più frequente ibridizzazione dei nuovi veicoli. E’ un ulteriore riconoscimento del contributo che i prodotti gassosi offrono alla mobilità sostenibile”.

Benefici per le industrie e per l’ambiente

“La novità riguarda il mercato delle nuove auto. – continua Arzà – Abbiamo di recente rinnovato al Governo ed al Parlamento la nostra proposta di un piano nazionale di sostegni pari a 600 euro per il retrofit a Gpl e di 900 euro per quello a metano. Si tratta di una misura che, permetterebbe di convertite a gas (metano e Gpl) un potenziale di 495mila veicoli euro 4 e 5 a benzina e diesel. Tutto questo a fronte di un investimento triennale di circa 300 milioni di euro. Ciò comporta una riduzione di oltre 7 tonnellate di ossidi di azoto e di circa 90mila tonnellate di CO2 nei tre anni considerati. Inoltre si prevede una riduzione annua di circa 30mila tonnellate di CO2 e di oltre 2,5 tonnellate di ossidi di azoto negli anni a seguire”.

Ci sono numerosi vantaggi per il settore industriale italiano e per le autofficine e un ritorno, in termini fiscali.
Ciò compenserebbe l’investimento complessivo, riducendolo a soli 145 milioni di euro di oneri netti per lo Stato. Inoltre, si darebbe la possibilità di poter circolare con un veicolo più performante dal punto di vista ambientale. Non è da dimenticare l’ampio risparmio per le famiglie che oggi non possono permettersi di acquistare una nuova auto.

About Barbara Mancosu

Studentessa in Beni Culturali e Spettacolo

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