Le 7.532.035 vaccinazioni finora fatte sono un numero significativo ma ancora lontano dalla media ipotizzata dal Commissario per l’emergenza Figliuolo.
La campagna di vaccinazione ha ingranato la quarta per accelerare la copertura sul territorio. Nella conferenza stampa di ieri del premier Draghi, il Presidente del Consiglio aveva ribadito con forza che si tratta dell’unica via per uscire dall’emergenza.
Il parere dell’Ema ha fatto ripartire Astrazeneca anche se l’azienda farmaceutica inglese sta creando ancora problemi per i tempi delle forniture. Infatti, in queste ore, Ursula von der Leyen ha minacciato provvedimenti. Una delle questioni non completamente risolte è come coprire il grande numero di cittadini che rientrano nelle categorie fragili: anziani, disabili e persone con gravi patologie che non possono recarsi nei centri vaccinali.
Le unità mobili a domicilio che dovevano coprire questo servizio sono risultate a macchia di leopardo nelle varie regioni e non sempre così efficaci. Ora si potrebbe prendere in esame la possibilità di chiamare, soprattutto per il servizio a domicilio, il SET 118.
Difficile capire perché il Ministro della Salute non ha ipotizzato sin dall’inizio dell’emergenza di avvalersi del ruolo del 118. Secondo fonti della stessa struttura, oltre il 70% delle chiamate al servizio di emergenza arrivano da soggetti fragili.
A risolvere il gap potrebbe essere il Commissario Figliuolo che nei prossimi giorni deciderà di chiamare in causa il servizio 118 per coprire la vaccinazione a domicilio ed impedire i più fragili di fare file nei centri vaccinali.
“Abbiamo avuto una conversazione con la struttura commissariale ed abbiamo dato la nostra disponibilità per il servizio – spiega il presidente del SIS 118 Mario Balzanelli – Del resto le nostre unità mobili sono attrezzate per qualsiasi evenienza e sui territori il servizio è percepito con un senso di fiducia. L’impiego del 118 in questa funzione a domicilio sarebbe un’ottimizzazione delle risorse impiegate per la campagna di vaccinazione”