Spagna, sì alla legge su eutanasia e suicidio medicalmente assistito: il Parlamento approva con 202 favorevoli e 141 contrari
La decisione del parlamento
Il parlamento spagnolo ha definitivamente accolto la proposta di legge sulla legalizzazione dell’eutanasia. Accolta, come riporta El Pais, la richiesta promossa dal gruppo socialista, con la spinta dei familiari delle persone che hanno chiesto aiuto per morire e con il sostegno di un milione di firme. Il provvedimento è passato con 202 voti favorevoli, i contrari sono stati 141 mentre le astensioni solamente due. Dopo la votazione di oggi, la legge entrerà in vigore entro tre mesi.
Delle regole precise
Ben delineati i confini entro i quali si potrà applicare l’eutanasia. La persona dovrà “soffrire di una grave e incurabile malattia o di una condizione grave, cronica e invalidante”. La misura disciplina sia l’eutanasia, con “somministrazione diretta di una sostanza al paziente da parte del professionista sanitario competente”, che il suicidio medicalmente assistito, “prescrizione o fornitura al paziente da parte dell’operatore sanitario di una sostanza, in modo che possa auto-somministrarla, per provocare la propria morte”.
La Spagna
Dopo Olanda, Lussemurgo, Belgio, Canada, Nuova Zelanda e Colombia anche la Spagna legalizza ufficialmente l’eutanasia. “Fa compiere oggi un altro passo avanti importante all’Europa delle libertà civili” per dirla con le parole del radicale Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, che in Italia si batte da anni per garantire il diritto all’aiuto a morire. La legge entrerà in vigore entro tre mesi.
Le prestazioni del servizio sanitario
L’eutanasia entrerà a far parte delle prestazioni del servizio sanitario nazionale. Potranno usufruirne i maggiorenni che soffrono di malattie gravi e incurabili o di patologie gravi, croniche e disabilitanti che impediscono quindi l’autosufficienza e generano “una sofferenza fisica e psichica costante e intollerabile”.
Il premier
Esulta dopo l’approvazione della legge il premier spagnolo Pedro Sánchez. “Oggi siamo un paese più umano, più giusto e più libero” ha commentato il socialista su Twitter ringraziando “tutte le persone che hanno lottato instancabilmente affinché il diritto a morire dignitosamente venisse approvato in Spagn