L’obiettivo: raccontare l’evoluzione storica di una città che ha visto sbocciare storie d’amore e sogni infranti
“Cagliari amore mio”: poeti e viaggiatori nella città dell’amore. L’ evento si terrà sabato 13 marzo in Piazza Dettori, fronte Auditorium. Il percorso avverrà in sicurezza nel rispetto delle norme anti-covid. In particolare è liberamente ispirato alla letteratura di viaggio e agli scritti raccolti in “Cagliari amore mio” di Cenza Thermes e “La città dell’amore” di Luce spano. L’obiettivo è quello di raccontare l’evoluzione storica di una città che ha visto sbocciare storie d’amore e sogni infranti.
Sorge spontanea una domanda: ci si può innamorare di una città?. Secondo le parole di Cenza Thermes, pare proprio di si. La scrittrice è ricordata come “l’innamorata di Cagliari“, perchè colse appieno le suggestioni e le trasformò in bellissimi scritti. Cenza Thermes non fu l’unica ad amare la capitale della Sardegna. Anche Grazia Deledda visse a Cagliari momenti felici ed indimenticabili, tanto da definirla “la città dell’amore“. Allo sguardo femminile, indagatore e sensuale, si aggiungono poi le impressioni dei viaggiatori e degli intellettuali dell’Ottocento e del Novecento come Valery, Delessert, Lawrence, Quasimodo e Carlo Levi.
La Thermes è stata una delle principali anime della vita culturale cagliaritana con frequenti conferenze, tenute specie in occasione dei cicli annuali organizzati dagli “Amici del libro”. Ha scritto “Cagliari amore mio” nel 1980. In due volumi ricchi di illustrazioni sono poste in evidenza le realtà caratteristiche della capitale sarda, con i suoi monumenti e le sue tradizioni. L’opera della scrittrice rappresenta la prima parte del Corpus Kalaritanum, collana che l’Editore Gianni Trois ha ideato e che andrà a completare nel giro di qualche anno. Inoltre è un invito a conoscere Cagliari nei suoi aspetti moderni, antichi e poco conosciuti che vivono ancora nell’animo della sua gente e nelle sue strade.