Il Centro per gli Studi Antropologici, Paleopatologici e Storici dei popoli della Sardegna e del Mediterraneo, del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari, presenteranno i risultati di ricerca del progetto.
Il progetto , e`infatti intitolato ‘Intervento integrato di salvaguardia / restauro del monumento del Conte di Moriana nel Duomo di Sassari e studio bio-archeologico dei resti ivi conservati”.
Finanziato dalla Fondazione di Sardegna, si svolgera` venerdì 5 marzo alle ore 11, nella Cattedrale di San Nicol
Presieduto dall’Arcivescovo, dal direttore Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Sassari, dal Rettore, dal direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche.
Ci saranno anche il presidente della Fondazione di Sardegna, il Soprintendente per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro.
La ricerca coinvolge le Università di Sassari e di Pisa e uno dei massimi esperti in Italia di studi di mummie e scheletri dell’età moderna, il prof. Gino Fornaciari.
L’analisi, percio`, combina lo studio bioarcheologico dei resti che sono stati rivenuti
Questi ritrovati in due casse all’interno del monumento, con indagini storico-letterarie, allo scopo di ricostruire le cause della morte del Conte su cui pesava il sospetto di veneficio.
In questo ambito le indagini tossicologiche sono state condotte presso il Dipartimento di Chimica e Farmacia e l’Università di Pisa.
L’intervento consente di ricostruire il profilo biologico del principe sabaudo e di ottenere informazioni sulle condizioni di vita e di salute.