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Save the Children: uno spot per i ragazzi contro l’isolamento

In occasione della Giornata Internazionale contro le discriminazioni al via la campagna #UPprezzami di SottoSopra, il Movimento Giovani per Save the Children, per coinvolgere sempre più le scuole nel contrasto di pregiudizi e stereotipi.

Nuovo studio di Reputation Manager per Save the Children delle conversazioni online sulle tematiche legate alla discriminazione, Tra le quali: cyberbullismo, esclusione, razzismo, stereotipi femminili nella top ten dei contenuti sui social e nel web.

Quale ragazzo non ha avuto grandi aspettative per i festeggiamenti del proprio compleanno. Un momento da condividere con gli amici di sempre, in cui sfoggiare il look migliore, divertirsi e soffiare sulle candeline, esprimendo un desiderio? È l’esperienza che sta vivendo la ragazza protagonista nel nuovo spot che Save the Children diffonde oggi in occasione della Giornata Internazionale contro le Discriminazioni.

Il video rilancia la campagna UP-prezzami contro gli stereotipi, patrocinata dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, e promossa da Sottosopra, il Movimento Giovani per Save the Children. Una rete che coinvolge ragazzi e ragazze tra i 14 e i 22 anni attivi e impegnati in azioni di sensibilizzazione e cittadinanza attiva in 15 città italiane.

Dalle parole della ragazza protagonista, si evince che non è così popolare tra i suoi coetanei. Una “secchiona, senza speranza”, tanto che alla festa di compleanno dell’anno precedente non si era presentato nessuno. Ma quest’anno prova ad organizzare una festa on line, mettendosi il vestito della festa, con un regalo da scartare e la torta. Ma il finale non è quello che ci si aspetta.

L’intento della campagna

L’intento della campagna è quello di richiamare l’attenzione sul fatto che molti ragazzi vivono da sempre una condizione di solitudine e emarginazione. Sono adolescenti discriminati perché vittime di pregiudizi e stereotipi. Iquali vengono “appiccicati” su di loro superficialmente, come etichette indelebili. È tempo di “spegnere” queste discriminazioni e impegnarsi per creare relazioni sane e rispettose delle diversità, a partire dalla scuola.

Il tema delle discriminazioni e dell’isolamento è rimasto di grande attualità per i ragazzi anche nell’anno del covid-19. Tanto che nell’ambito dell’ultima indagine svolta da Ipsos per Save the Children, quasi un adolescente intervistato su 10 (8%) ha dichiarato di aver assistito a episodi di discriminazione on line nei confronti di coetanei per varie motivazioni. Non avere i device per fruire della DAD (PC, smartphone) e/o avere problemi di connessione (1 su 11), essere  positivi al covid-19 (1 su 25) o semplicemente essere di origine straniera e/o non parlare l’italiano (1 su 25).

Le tematiche sulle discriminazioni

Le tematiche legate a discriminazioni e stereotipi di ogni tipo, sono infatti argomenti molto dibattuti sui social network, come Tiktok e Instagram, frequentati soprattutto dai giovanissimi. Secondo uno studio di Reputation Manager per Save the Children infatti, il numero dei post di Instagram o le visualizzazioni ottenute dai video TikTok su questi temi raggiungano numeri elevatissimi. In particolare, l’hashtag #bullismo ha raggiunto 91,9 milioni di visualizzazioni su Tik Tok e 47,4 mila post su Instagram. Solo per #cyberbullismo si contano 19,3 milioni di visualizzazioni dei video su TikTok e 23,8 mila post su Instagram.

Ad accrescere la sensibilità e l’attenzione dei ragazzi, proprio all’interno di queste piattaforme, hanno contribuito profili di influencer. I quali sensibilizzano sul contrasto a ogni forma di bullismo e discriminazione. Tra gli hashtag inoltre, compaiono anche #noalbullismo, #noalrazzismo, #omofobia, #stereotipi.

About Andrea Ennas

Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

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