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Ritardi nei trattamenti per i pazienti con tumori

In Italia ritardi per quattrocentomila cittadini con tumori solidi e del sangue e con gravi patologie cardiovascolari. Vanno vaccinati in breve tempo contro il Covid-19 negli ospedali che li assistono, senza difficoltà organizzative.

La priorità nelle immunizzazioni concessa agli over 80 rischia infatti di ritardare troppo la copertura vaccinale delle categorie in assoluto più fragili. Sono 230mila i pazienti oncologici ed ematologici in trattamento attivo con chemioterapia o immunoterapia. Circa 162mila con scompenso cardiaco in classi avanzate, con trapianto di cuore o post-shock cardiogeno. Possono andare incontro a gravi conseguenze se contraggono il virus, con un tasso di mortalità in caso di contagio che va da circa il 25%. Per i pazienti oncologici, al 37% per gli ematologici fino al 50% per chi ha subito un trapianto cardiaco, percentuali nettamente superiori rispetto alla popolazione generale.

Per questo FOCE (Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi) chiede che siano proprio gli specialisti di riferimento a occuparsi subito della immunizzazione di questi cittadini fragili, per evitare ritardi. Senza posticipazioni rispetto agli over 80. La richiesta è illustrata oggi in una conferenza stampa virtuale.

Le parole di Francesco Cognetti

“In poco tempo siamo in grado di mettere in sicurezza i nostri quattrocentomila pazienti che rischiano di più e devono avere priorità assoluta.” Afferma il Presidente FOCE, Francesco Cognetti. “Siamo a disposizione per somministrare i vaccini anti Covid immediatamente nelle nostre strutture, senza difficoltà o ritardi. Lo scorso dicembre FOCE chiese al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e al Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, di rivedere le priorità nella immunizzazione. La Struttura Commissariale e il Ministero della Salute accolsero le nostre richieste e promosso un cambiamento nella sequenza e nella cronologia delle categorie da vaccinare. Collocarono questi pazienti insieme ad altri cittadini fragili successivamente agli ultraottantenni ma prima delle altre classi di età.

La campagna di vaccinazione per gli over 80, che sono circa 4.330.000 in Italia, è partita solo da pochi giorni. Si stima che durerà almeno due mesi dal momento in cui tutte le Regioni ne daranno l’avvio. A oggi risultano vaccinati soltanto 70.000 over 80. L’esperienza delle due settimane di vaccinazione in questa fascia di età nelle Regioni che hanno già iniziato lascia prevedere che sarebbero necessari più di 4 mesi per il completamento, quindi fino a giugno”.

Le parole di Giordano Beretta

“Nel frattempo inizia la vaccinazione di molte categorie che hanno un profilo di rischio nettamente inferiore a quello dei nostri pazienti. In alcune Regioni, sono già stati immunizzati gruppi di malati fragili, ad esempio nel Lazio le persone sottoposte a trapianto di organi solidi o in corso di emodialisi”. Spiega Giordano Beretta, Vice Presidente FOCE.

“Queste decisioni sono sacrosante, ma è opportuno che avvengano alla luce di una riflessione più generale. Essa deve riguardare tutte le persone fragili del nostro Paese, incluse quelle rappresentate da noi. Come si evidenzia dalle raccomandazioni stilate da AIOM, CIPOMO e COMU, la vaccinazione prioritaria anti Covid va offerta ai pazienti oncologici in trattamento attivo”.

“Anche le linee guida del National Comprehensive Cancer Network (NCCN), un’alleanza di 30 centri oncologici negli Stati Uniti, stabiliscono che tutte le persone attualmente in trattamento attivo per una neoplasia vanno vaccinate con priorità”.

About Andrea Ennas

Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

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