Cinque team si sviluppatori (di cui due sardi) si sono aggiudicati i premi previsti per due giochi digitali (15.000 euro a testa) e tre analogici (10.000 euro a testa).
Proseguono le attività del progetto internazionale di cooperazione euromediterranea MED GAIMS. L’ultimo passo è stato il finanziamento di 60.000 euro a favore dei team di game designer e sviluppatori che hanno partecipato all’invito a presentare proposte per la realizzazione di giochi fisici e digitali per la promozione del patrimonio di Alghero, pubblicato dalla Fondazione Alghero lo scorso agosto.
MED GAIMS, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Eni Cbc Med con 2milioni e 100mila euro, coinvolge un partenariato proveniente da Libano, Giordania, Spagna e Italia. L’obiettivo è di rivoluzionare la tradizionale visita ai siti culturali, utilizzando princìpi e tecnologie della gamification, analogica e digitale. Alghero è l’unica città italiana coinvolta attraverso la Fondazione Alghero, partner in associazione con Promo P.A. Fondazione.
Le regole del bando e lo svolgimento della gara
Il bando, promosso dalla Fondazione Alghero, ha visto partecipare game designer di tutta l’area euro-mediterranea in una sfida entusiasmante in due hackaton. Si è trattato di quarantotto ore (a ottobre e novembre) di progettazione condivisa con esperti mentors in ambito storico, culturale, game design e sostenibilità.
Nella sede operativa del Quarter, nel cuore della città, gli hackaton si sono svolti virtualmente, a causa della pandemia. Questo ha impegnato la Fondazione e i mentors in un lavoro di verifica e supporto attraverso piattaforme di condivisione.
Inoltre, al posto delle visite, la Fondazione ha provveduto a fornire online tutto il materiale necessario all’approfondimento e alla conoscenza dei siti oggetto del gioco.
Trentacinque i teams che hanno candidato la loro idea di gioco, dieci al primo turno e venticinque al secondo, diventati quindici dopo un’ulteriore selezione.
Le squadra premiate
I sessantamila euro di finanziamento verranno utilizzati per realizzare i cinque giochi vincitori, due digitali per un massimo di 15.000 euro ciascuno e tre analogici da 10.000 euro. Alla fine, i premi sono andati alle idee di gioco di cinque squadre italiane, di cui due sarde.
Per quanto riguarda i due giochi digitali, la giuria ha premiato in primis “Angelica e il re degli algiroidi”, di Elisa Meloni e Alexandro Meloni. Si tratta di un’avventura grafica che prevede una caccia al tesoro in realtà aumentata tra i siti culturali e ambientali di Alghero.
L’altro gioco digitale premiato è stato “Murder in Alguer”, gioco digitale per smartphone della Net-press, azienda del settore gaming con sede a Cagliari. È una interactive novel investigativa.
I tre giochi analogici premiati con dieci mila euro ciascuno hanno puntato sulla scoperta e l’avventura. “Alghero Urban Games“, dell’Associazione campana Il Vagabondo, è un gioco di ruolo ambientato nel centro storico di Alghero.
Si passa poi a “Alghero Quest Box”, del team composto da Stefano Grande, Michele Bellone e Francesca Gatti (Liguria). Un gioco fisico di narrazione ed esplorazione urbana, che ruota attorno al viaggio di un misterioso personaggio.
Infine “Smyth – the missing Sketchbooks” del team composto da Adele Giacoia e Sergio Vernagallo (Puglia). È un itinerario ludico alla scoperta della vita del comandante Smith, al quale è dedicata una sala della Grotta di Nettuno.