L’acufene soggettivo è la percezione di una sensazione sonora non provocata da agenti esterni: un suono udibile solo dalla persona che lo prova.
L’acufene può manifestarsi in molti modi (un fischio, un ronzio, o anche un suono variabile e diffuso), ed è normalmente un sintomo ad evoluzione benigna. Tuttavia, in alcune persone l’acufene può diventare una condizione devastante e di difficile trattamento, con gravi ripercussioni sulla qualità di vita.
Diversamente dal passato, oggi si ritiene che tale problema sia dovuto da attività spontanee o patologiche proprie dell’apparato uditivo, e su queste nuove basi il trattamento del problema uditivo soggettivo ha fatto molti passi avanti soprattutto in termini di approccio psicofisiologico al problema.
Proprio durante il sonno, a causa di un fenomeno denominato bruxismo, può insorgere il fischio all’orecchio. In molti avvertono invece tale problema in maniera più marcata in occasione del risveglio mattutino: si parla, in questo caso, di acufene al risveglio.
Un fischio ad alto volume è più difficile da controllare e rischia di incidere negativamente sulla qualità della vita.
Perché si manifesta l’acufene?
Diverse sono anche le cause alle quali può essere associato: dal calo uditivo all’esposizione al rumore, all’utilizzo prolungato di alcuni farmaci ototossici, a un dolore cervicale dovuto a posture scorrette, allo stress.
Il seminario, che si terrà nella piattaforma Teams dell’ateneo di Sassari, deluciderà il problema.