Il 2020 anno record per la Sardegna: 165milioni di euro di bandi, 79 alle imprese sarde. Cresce il totale ma cala la percentuale delle realtà sarde aggiudicatarie.

Il mercato elettronico degli appalti della Sardegna segna un nuovo record. Nel 2020, la Pubblica Amministrazione ha bandito lavori e servizi per 165milioni di euro, di cui 79 sono stati aggiudicati alle imprese dell’Isola. Cala però la percentuale delle aziende sarde aggiudicatarie: si passa dal 53% nel 2019 al 48% dell’anno appena concluso.
Sono questi i numeri salienti dell’attività del 2020 in Sardegna del MEPA, Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, strumento del Ministero dell’Economia delle Finanze, avviato e gestito da Consip, che consente alle P.A. registrate di consultare un catalogo elettronico, confrontare e acquistare i beni e servizi offerti anche dalle imprese sarde abilitate sul sistema.
I dati nel dettaglio
L’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati 2020 Mef-Consip, dicono che nell’Isola siano stati spesi 165 milioni di euro in acquisti da parte della Pubblica Amministrazione. Il 48% di questi, circa 79 milioni, è stato aggiudicato da imprese sarde attraverso la piattaforma elettronica.
Nel 2018 in Sardegna si bandirono appalti per 133milioni, di cui 72 andati alle imprese sarde, mentre nel 2019 su 151 milioni, 80 andarono alle realtà isolane. Significa che, nonostante la crisi collegata alla pandemia, il volume degli appalti elettronici banditi in Sardegna, cresciuti di ben 14milioni in soli 12 mesi. Tuttavia, la percentuale di aziende sarde aggiudicatarie è scesa del 5%.
La distribuzione della spesa nelle singole aree della Sardegna
Per ciò che riguarda il valore degli acquisti delle Amministrazioni locali a livello provinciale, i numeri più consistenti si rilevano a Cagliari con 55milioni di euro, di cui il 69% è andato verso fornitori locali.
La seconda posizione è occupata da Sassari, con quasi 57milioni di acquisti da parte della PA, andati per il 36% verso imprese locali.
Ultima, sia per consistenza sia per percentuale, l’Ogliastra. Nella provincia più piccola d’Italia sono stati solo 2milioni e 300mila euro gli acquisti della Pubblica Amministrazione attraverso il MEPA. Il 61% del totale da fornitori locali registrati.
Ancora troppe poche imprese iscritte al MePa: un’occasione persa
“Il mercato elettronico è uno strumento capace di assicurare trasparenza, velocità nei processi, qualità dell’offerta e partecipazione delle piccole realtà imprenditoriali nell’ambito degli appalti pubblici” commenta il Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Daniele Serra.
“Le imprese perdono occasioni importanti non iscrivendosi alla piattaforma – continua Serra – in questo modo ne beneficiano le realtà che arrivano da fuori regione. Purtroppo ancora troppe attività produttive soffrono della poca confidenza con i mezzi informatici. La piattaforma MePa rappresenta un’opportunità sia per PA sia per le imprese”.
Per questo, soprattutto in questo momento di difficoltà, l’Associazione Artigiana rinnova l’invito alle imprese sarde a iscriversi e utilizzare il sistema. Ci si può rivolgere, volendo, alle sedi territoriali di Confartigianato Sardegna per ricevere informazioni, assistenza e supporto per partecipare attivamente alla fornitura di beni o servizi per la PA.
Che cos’è il MePa?
Il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePA) è uno strumento di commercio elettronico, di tipo Business to Government (B2G). È a disposizione delle amministrazioni pubbliche italiane per effettuare acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria (135 mila euro per le PA centrali e 209 mila euro per le altre amministrazioni).
Il MePA permette alle Amministrazioni Pubbliche di consultare i cataloghi delle offerte pubblicate ed emettere direttamente ordini d’acquisto (OdA) o richieste d’offerta (RdO). I fornitori abilitati possono, invece, offrire i propri beni e servizi direttamente online e rispondere alle eventuali richieste di offerta avanzate dalle PA.
I prodotti scambiati sul MePA sono decisi dalla Consip, la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione, che gestisce la piattaforma informatica. Nel catalogo si trovano, per esempio: alimentari, arredi, beni e servizi per la sanità e per la persona, cancelleria e materiali per l’ufficio, combustibili e carburanti, energia, hardware e software e servizi informatici, servizi postali, assicurativi e finanziari, consulenze e servizi professionali e sociali, soluzioni per la scuola, telecomunicazioni, veicoli.