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Sardegna, con il gelo siberiano a rischio gli alberi da frutto

L’isola ha vissuto nei primi giorni del mese un assaggio di piena primavera. La natura ha reagito risvegliandosi, e ora è esposta alle gelate di Burian.

gelo
Fiori di pesco attaccati dal gelo

Con il clima sempre più pazzo cui siamo sottoposti a causa del Global Warming, i pericoli per le colture da frutto aumentano di anno in anno. Da novembre, per esempio, le piogge eccessive hanno danneggiato tantissime produzioni: per citare due casi, i carciofi di Valledoria e Santa Maria Coghinas e gli agrumeti di Villacidro.

Una situazione che va a peggiorare il quadro di crisi generato dal Covid-19, che ha bloccato tanti mercati settimanali in cui gli agricoltori vendono di solito i propri prodotti.

Il problema del gelo e delle fioriture anticipate

Un ulteriore problema, che ormai si presenta sempre più spesso, è quello delle fioriture sempre più precoci degli alberi da frutto. Le piante, infatti, vengono ingannate da giornate primaverili incredibilmente anticipate, che le inducono ad uscire dal sonno primaverile prima del dovuto.

In questi giorni, è facile notare ai lati della SS 131 Carlo Felice tantissimi mandorli in pieno fiore. Un bellissimo spettacolo, ma del tutto fuori dal suo tempo.

Infatti, “rompendo le gemme” ai primi di febbraio, o anche a fine gennaio, i fruttiferi si espongono alle classiche gelate invernali, o addirittura alle nevicate. Se questi eventi freddi, comunque poco intensi in Sardegna (almeno a quote non montane, dove queste colture sono concentrate), si estendono per più giorni, il rischio è di perdere buona parte del raccolto annuale.

Quali soluzioni?

Le soluzioni immediate a questi problemi, purtroppo, sono limitate. Quella più utilizzata sono sicuramente i teloni anti-gelo: si tratta di “coperte” speciali che proteggono la pianta dal freddo intenso, ma la lasciano respirare evitando l’asfissia.

Metodi più artigianali sono per esempio quelli usati in Francia a protezione delle viti: candele accese alla base delle piante da uva per diminuire gli effetti delle basse temperature.

In generale, comunque, rimane sempre vero che la reale soluzione sta nel prendere velocemente decisioni volte a limitare gli effetti del Global Warming. Altrimenti, saremo sempre più esposti a questi problemi.

(da slowfood.it)

About Fabio Allegra

Studente di Scienze della Comunicazione presso l'Università di Cagliari. Non apprezzo il maestrale.

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