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Adolescenti, aumentano i casi di bullismo

COVID ha chiuso in casa i ragazzi ma non li ha liberati dal bullismo che sempre più spesso si presenta on line. Dagli ultimi dati della ricerc a dell’Asssociazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, GAP e cyberbullismo) condotta in collaborazione con il portale Skuola.net su un campione di 3.115 studenti di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, i dati sul cyberbullismo crescono. Il fenomeno si è verificato anche durante la didattica a distanza, sia nei confronti degli altri compagni che dei docenti.

“L’immaterialità della relazione digitale libera da tutta una serie di freni inibitori scatenando fenomeni feroci come l’hate speech o il cyberbullismo oltre che il bullismo. Anche nella DAD si replica una dinamica simile per cui sono enormi le percentuali di studenti che si sentono liberi di prendere in giro altri compagni o i propri docenti: 2 intervistati su 5 hanno assistito a prese in giro ad insegnanti, 1 su 5 ad altri compagni. Fenomeni che di sicuro avvengono anche in classe, ma non ci risulta in queste proporzioni”, spiega il cofondatore del portale Skuola.net Daniele Grassucci.

Secondo Giuseppe Lavenia, psicologo, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Nazionale Di.Te.”la didattica a distanza ha bisogno di altri ritmi rispetto a quelli della classe in presenza”. “Il tempo online, da soli nella propria stanza, non è lo stesso di quello offline. Servono lezioni più dinamiche, più energiche, più capaci di incuriosire, più coinvolgenti. 

Quelli che i ragazzi credono essere scherzi, in realtà sono atti aggressivi. La messa online o in chat di una foto e/o di video senza il permesso dell’altro è cyberbullismo. E queste immagini rischiano di rimanere nel web per sempre, con tutte le conseguenze immaginabili. Le cronache sono piene di queste situazioni. Bisogna sensibilizzare ancora di più su queste tematiche, già a partire dai banchi di scuola”, spiega l’esperto. Il cyberbullismo, infatti, può portare anche all’autoisolamento. Come ha dichiarato il 45,9% degli intervistati vittima del fenomeno nella fascia di età tra gli 11 e i 13 anni. Il 53,4% dei ragazzi tra i 14 e i 16 anni, e il 65,9% dei giovani tra i 17 e i 19 anni.

Data la crescita del cyberbullismo, l’autoisolamento crescerà ancora? “L’autoisolamento si verifica per due motivi: la mancanza di prossimità con l’altro. E il trauma subito a seguito di un episodio di cyberbullismo – spiega ancora Lavenia. “Questo è un periodo dove sono presenti entrambi questi aspetti. Gli effetti della pandemia stanno lasciando strascichi di paure enormi. Adulti e ragazzi hanno paura di uscire di casa, sta mancando da tanto tempo il contatto con gli altri. Sono fattori che non faranno abbassare il bisogno di autoisolarsi. E a supporto di questo si aggiunge anche che è cresciuta la difficoltà a immaginare un domani”. Rispetto ai dati del sondaggio di giugno scorso (47,5%), infatti. Sono aumentati del 20% i ragazzi che non riescono a immaginare il loro futuro a seguito della pandemia.

Giuseppe Lavenia: «Serve una maggiore consapevolezza sul tema, e una educazione al digitale, come chiede anche il 77% dei ragazzi intervistati nel nostro campione. Dobbiamo ritornare a sentire le emozioni, a dare valore al corpo, alla relazione e allenare l’empatia».

In occasione della Giornata contro il Bullismo e il Cyberbullismo. Sono due gli appuntamenti promossi dell’Associazione Di.Te.: l’8 febbraio dalle 9 alle 10:30. Si terrà quello rivolto ai ragazzi dei primi due anni delle scuole di primo e secondo grado. Mentre il 13 febbraio, dalle 9:30 alle 11:00, si incontreranno genitori e insegnanti. Entrambi gli incontri sono a titolo gratuito e si possono seguire sui canali social Di.Te.

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https://www.unicef.it/diritti-bambini-italia/bullismo-cyberbullismo/

About Barbara Nateri

Amante del cinema impegnato e del cult di genere, del cantautorato italiano come Fabrizio de André e Francesco Guccini, mi piace leggere romanzi di formazione di avventura e horror, amante dei gatti, del giornalismo, della cultura orientale e dell'avventura, mi piace viaggiare alla scoperta di luoghi folkloristici, indagare sulle tradizioni visive e musicali della mia terra e non solo.

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