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Mutilazioni genitali femminili 768x499 1
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Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili

In occasione della Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, l’Italia ribadisce il suo impegno incondizionato per l’eliminazione di questa odiosa forma di violenza.

Le conseguenze delle mutilazioni genitali sono gravissime e irreversibili. Tra i problemi molti sono legati allo sviluppo fisico e psicologico delle giovani donne che ne sono vittime, ed è un ostacolo nel processo verso l’eguaglianza di genere e l’empowerment femminile delle società in cui esistono tali pratiche. 

Secondo i dati dell’ultimo Rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite lo scorso luglio 200 milioni di donne e ragazze al mondo sono state vittime di mutilazioni genitali femminili. Sono inoltre più di 4 milioni le ragazze ogni anno a rischio di subire mutilazioni genitali.

Il contrasto ad ogni forma di violenza contro le donne rappresenta una delle priorità del nostro attuale mandato in Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite. Noi lavoriamo nell’ambito delle organizzazioni internazionali competenti. Si parte dai negoziati in Assemblea Generale e in Consiglio Diritti Umani, nelle relazioni con i Paesi terzi interessati, e sul campo, con i progetti della Cooperazione Italiana. L’Italia è tra i principali Paesi donatori impegnati su questo fronte. La legislazione italiana punta sulla prevenzione ed sul divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile. Questa è considerata quindi una best practice a livello internazionale.

Per combattere questo fenomeno serve un approccio a tutto tondo. E’ importante che si tenga conto del legame tra queste pratiche e la disparità di genere ma anche che non ci si limiti al divieto. E’ necessario attivare politiche integrate – che includano la sensibilizzazione e la responsabilizzazione dei Paesi e delle comunità locali interessate – affinché tale fenomeno non sia più tollerato a livello sociale.

About Giulia D'Agostino

Amante dei libri e delle serie tv. Appassionata di arte. Cresciuta a pane e Fabrizio de Andrè.

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