Patrick Zaki: un anno di ingiusta detenzione. L’invito a firmare l’appello di Amnesty International
È trascorso un anno da quando il giovane studente ed attivista egiziano per i diritti umani, Patrick George Zaki è stato arrestato all’aeroporto internazionale del Cairo; al rientro dalla sua permanenza all’Università di Bologna dove stava frequentando un corso.
Nel corso di questi 12 mesi, il suo arresto ha portato a una grossa e collettiva mobilitazione di attivisti e associazioni; tra le quali c’è ad esempio Amnesty International. Le varie associazioni chiedono al governo egiziano la scarcerazione di Zaki; inoltre accusano il regime del presidente Abdel Fattah al Sisi di averlo imprigionato ingiustamente e per motivi politici.
Zaki ha 28 anni e prima del suo arresto stava studiando per il suo dottorato in studi di genere all’Università di Bologna. Inizialmente non si era capito il motivo dell’arresto e solo in un secondo momento le autorità egiziane lo hanno informato di essere accusato di propaganda sovversiva.
Subito dopo l’arresto, le autorità hanno portato lo studente a Mansoura e solo grazie all’attività di Amnesty International e dal legale dello studente sono trapelate informazioni sul suo unico interrogatorio e sullo stato psichico in cui versa il prigioniero. Ora sono molte le petizioni online che chiedono la sua liberazione.