Il Misery Index Confcommercio scende di appena un decimo di punto a dicembre, il disagio sociale resta stabile
Il Misery Index Confcommercio scende di appena un decimo di punto a dicembre. Inoltre presenta la disoccupazione estesa al 16,8% e la variazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto a -0,3%. In questo modo il diagio sociale resta stabile.
Nel dicembre scorso il Misery Index Confcommercio ha toccato quota 21,0 punti, un decimo di punto in meno rispetto al mese precedente. Il dato di disagio sociale resta stabile, fa notare l’Ufficio Studi Confcommercio, “è frutto di un congelamento delle relazioni economiche”.

Una parte della popolazione italiana, potenzialmente attiva, ha infatti cessato da alcuni mesi di cercare un lavoro. Ciò le impedisce dunque di rientrare nella definizione allargata di disoccupati, contribuendo così al contenimento della “disoccupazione estesa”, una delle due variabili attraverso le quali è calcolato l’indice.
Se nei prossimi mesi, come è prevedibile e auspicabile, una parte di queste persone inizierà ad essere più attiva, si andrà a sommare a quanti potrebbero perdere l’occupazione, con un deciso peggioramento dell’indicatore.