Durante la gravidanza può essere determinante il gruppo sanguigno per la contrazione di una infezione?
Le nuove maternità al tempo della pandemia sono uno dei temi caratterizzanti delle sfide sanitarie. Soprattutto per tentare di stabilire quali rischi si possono correre durante una gestazione. Uno dei fattori di influenza può essere essere determinato anche dal gruppo sanguigno per la contrazione di una infezione?
IVI, il Centro per la riproduzione assistita di Roma, ha pubblicato uno studio recente. Inoltre, il Centro ha consegnato le risultanze del recente Congresso ASRM (American Society for Reproductive Medicine). Quest’ultimo dimostra che gli individui con il gruppo sanguigno 0 positivo e Rh positivo presentano una maggiore protezione contro il COVID-19.
Sulla base dei dati analizzati nel periodo post-lockdown, prendendo in esame un campione di 6.140 pazienti affetti da SARS-CoV-2, si è rilevato una minor incidenza della malattia (comprovata dalla presenza di anticorpi positivi IgM o IgG) nei pazienti con il gruppo sanguigno 0.
Inoltre, lo studio ha rilevato una percentuale maggiore di pazienti infetti tra quelli con gruppo Rh-negativo. La Dott.ssa Daniela Galliano, Responsabile del Centro PMA di IVI Roma, ha affermato questi risultati.
La percentuale dei pazienti positivi al virus non varia significativamente in base all’età. Inoltre, i ricercatori non hanno osservato neanche importanti differenze in base al genere o al gruppo sanguigno.
Tuttavia, nei pazienti con Rh-negativo è stato rilevato un rischio leggermente superiore di contrarre il virus rispetto ai pazienti con Rh positivo. Inoltre, nelle aree in cui il virus è più diffuso, la percentuale di IgM-positivi è maggiore e vi è un maggior rischio di infezione in caso di coppie in cui un partner sia già positivo”, ha aggiunto la Dott.ssa Galliano.
L’idea che il gruppo sanguigno possa avere un valore prognostico in relazione al COVID-19 è interessante, tuttavia siamo ancora in una fase preliminare di studio in cui è urgente determinare in primo luogo se quest’associazione è reale, come altri studi su questo argomento hanno suggerito.