Luci notturne: è stato scoperto un collegamento tra l’inquinamento luminoso e la salute fetale. Se ne parla in un nuovo studio apparso sul Southern Economic Journal.
Secondo i dati forniti dagli stessi ricercatori, l’aumento della probabilità di un parto pretermine sarebbe di 1,48 punti percentuali a seguito di maggiore luminosità notturna.
Secondo i ricercatori la possibile spiegazione sta nel ritmo circadiano indotto dallo stesso inquinamento luminoso. Come spiega tra l’altro Muzhe Yang, uno degli autori dello studio. La stessa interruzione del ritmo circadiano può causare non solo disturbi del sonno ma sembra essere collegato anche ad alcuni esiti negativi alla nascita.
“Dobbiamo renderci conto che l’orologio biologico (cioè il ritmo circadiano) di un corpo umano, come tutte le vite sulla terra, ha bisogno dell’oscurità come parte del ciclo luce-buio. Al fine di regolare efficacemente le funzioni fisiologiche, come il sonno”. Spiega lo stesso Yang che parla di veri e propri benefici trascurati dell’oscurità.
Ed è in particolare la società moderna, con le sue molte luci artificiali perennemente accese di notte a seguito di un ingrandimento sempre più sostenuto delle metropoli e delle città, a supportare questa interruzione dell’importante ritmo circadiano del corpo umano. Ciò ci permette di descrivere le luci notturne come veri e propri elementi inquinanti con effetti deleteri sulla salute.