Periodo filtro dal 7 al 15 prima della riapertura
Anche la Sardegna sta valutando di non riaprire le scuole giovedì 7 gennaio, ma neanche l’11 come già stabilito da Roma. Secondo quanto apprende l’ANSA, a prescindere dalle decisioni del Governo, la riapertura degli istituti, sarà molto probabilmente posticipato al 15. Sempre nel rispetto del 50% degli studenti in presenza.
Mancano le condizioni per la riapertura delle scuole il 7 gennaio: è il verdetto del sondaggio che Orizzonte Scuola ha condotto nei giorni del 3 e 4 gennaio.
Alla rilevazione hanno partecipato un totale di 15.433 utenti che sono intervenuti per esprimere la loro opinione sul ritorno a scuola, in bilico dopo gli sviluppi delle ultime ore.
La domanda a cui hanno risposto gli utenti era: “Ci sono le condizioni per il ritorno in classe?”
Come si evince dal grafico dell’esito finale, il risultato è stato netto: 14.109 utenti, ovvero il 91,42%, hanno detto “No” alla riapertura della scuola, ritenendo che allo stato attuale non esistono le condizioni di sicurezza.
In netta minoranza i favorevoli al ritorno a scuola: 1207 utenti, ovvero il 7,82%.
Solo 117 gli utenti che ancora non hanno sviluppato un’opinione sul tema rientro in classe.
In questo modo la Regione avrebbe una settimana in più per verificare la messa a punto di tutte le misure anti contagio studiate in vista della ripartenza. E il periodo dal 7 al 15 verrebbe quindi considerato come ‘filtro’.
La decisione è attesa oggi nel vertice già fissato dal governatore Solinas con gli assessori competenti, i responsabili di Pubblica istruzione (Andrea Biancareddu), Sanità (Mario Nieddu) e Trasporti (Giorgio Todde). Si profila un’ordinanza ad hoc.