Un anno drammatico il 2020. Nel passaggio tra la fine del 2019 e l’anno che è appena terminato il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti aveva iniziato il suo lavoro sull’onda di un forte richiamo alla deontologia e al rispetto dei lettori: “Troppa commistione tra pubblicità e informazione” avevamo titolato in un messaggio alla categoria.
2020 I lettori/cittadini hanno il diritto di ricevere un’informazione, chiara, leale, trasparente
Ancorata alla verità e sganciata da qualsiasi interesse parallelo e confliggente, a cominciare dalla commistione pubblicitaria. Questi parametri non sono un optional, bensì le condizioni inderogabili imposte dalla legge professionale e dal Testo unico dei doveri del giornalista per lo svolgimento della professione stessa. Direttori, vicedirettori e caporedattori hanno il dovere di vigilare con cura e lealtà sulla distinzione sostanziale tra inserzione pubblicitaria e articoli di informazione”. Il richiamo dell’Ordine lombardo si era reso necessario dopo alcuni episodi in cui giornalisti, avevano infranto le regole elementari della deontologia.
Lockdown 2020, “reddito di ultima istanza” e sostegno ai freelance
l 12 marzo il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, ha formalizzato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al sottosegretario all’editoria, Andrea Martella, la richiesta di fornire una “una tantum” ai giornalisti freelance colpiti dalla drastica diminuzione del lavoro a causa dell’emergenza Covid. Il Ministero del Lavoro ha tenuto conto della richiesta. A completamento degli interventi del governo a favore dei giornalisti freelance segnaliamo le recentissime disposizioni questa volta in favore di Partite Iva, fotoreporter, videomaker, Co.co.co.
Emergenza Covid 2020, il diritto di cronaca e l’accordo con i Prefetti
L’esplosione, a fine febbraio, dell’emergenza coronavirus ha determinato reazioni differenti nella categoria dei giornalisti. Da una parte l’imponente, puntuale e coraggioso lavoro svolto da tantissimi cronisti. Dall’altra alcuni casi di spettacolarizzazione sui quali l’Ordine dei giornalisti è intervenuto. Con un richiamo a direttori, vicedirettori capiredattori e singoli colleghi allo scrupoloso e attento rispetto dei doveri deontologici imposti dalla legge e dalle Carte deontologiche in materia sanitaria.
https://www.unicaradio.it/2020/11/le-fake-news-piu-frequenti-sul-covid-19/