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Vax Day

Vax Day si avvicina: 2020 addio!

Il carico di vaccini destinati all’Italia e partito ieri dal Belgio con il furgone speciale refrigerato della Pfizer, è arrivato questa mattina al Brennero. Il Vax Day si avvicina: il 27 dicembre 2020.

Scortato dai Carabinieri il veicolo farà una sosta per poi raggiungere domani 26 dicembre la capitale. Per consegnare le 9750 dosi all’Ospedale Spallanzani. Domenica 27 si dà inizio al Vax Day, con i sanitari che si sottoporranno alla vaccinazione promozionale.

Un 2020 passato tra tantissime, troppe difficoltà. Domenica 27, il Vax Day, una data vicina al natale, è il periodo vero e proprio della rinascita. Il vaccino rappresenta la salvezza da un grande nemico, che quest’anno ha complicato la vita e la quotidianità di tutti.

Un Natale diverso da tutti gli altri. Sono aumentati i poveri, come chi si trova e si è trovato in difficoltà. Ci sono persone che con il Covid-19 hanno perso tante persone care. Persone che vivono un Natale malinconico. Hanno perso qualcuno o addirittura stanno vivendo la malattia. La malattia che quest’anno ci ha fatto dannare. Non solo perché è malefica, mortale, ma ai vivi ha condizionato l’esistenza. Per chiunque c’è stato un lato psicologico messo altamente sotto pressione.

Oltre alle persone care, ci ha privato del lato sociale dell’umanità. Forse, ha sottolineato ciò che non si capiva con la digitalizzazione sempre più avanzata. Non si può vivere senza gli altri. Gli umani sono fatti per relazionarsi e non possono farne a meno. E invece, il Covid-19 ha separato le persone, non permettendo le relazioni interpersonali. 

Il vaccino è l’inizio di una rivincita. L’inizio della fine. La fine di un anno da dimenticare. 2020: addio!

 

 

About Francesca Pinna

Amo il mare, la tradizione, il cibo: la mia terra, la Sardegna. Quindi da ciò potreste dedurre che amo osservare i bei tramonti, godermi la tranquillità che regna in questa regione, e mangiare. Ma a parte ciò, sono una persona che ama imparare, per migliorarmi ogni giorno sempre di più. Perché un bel giorno voglio girarmi, guardarmi dietro le spalle e poter dire: «Sì, hai raggiunto un bel traguardo e ne hai fatto di strada!»

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