FESTIVAL FIND 42
Reston ebolavirus
An Ebola health worker is seen at a treatment centre in Beni, Eastern Congo, Tuesday April.16, 2019. Congo's president on Tuesday said he wants to see a deadly Ebola virus outbreak contained in less than three months even as some health experts say it could take twice as long. (AP Photo/Al-hadji Kudra Maliro)

Reston ebolavirus potrebbe trasmettersi da maiali a umani

Il Reston ebolavirus (RESTV) è un virus appartenente al genere Ebolavirus che causa di solito la malattia dell’Ebola nei primati non umani.

Il virus fu ha identificato per la prima volta nel 1989 in alcune scimmie. Che, per motivi di ricerca, erano state spedite dalle Filippine a Reston, in Virginia.
Il virus fece parlare di sé anche nel 2008. Quando si diffuse un’epidemia che colpì diversi maiali nelle Filippine. Nel 2009 l’OMS emise un allarme globale perché ci si accorse che potenzialmente e raramente questo virus poteva essere trasportato da maiali a esseri umani. Anche se in questi ultimi praticamente non sembrava provocare sintomi. Altri piccoli focolai di infezioni da RESTV sono stati poi registrati negli anni nelle Filippine. E nel sud-est asiatico.

 

Secondo un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, il virus RESTV dovrebbe essere considerato come un agente patogeno del bestiame. Che potrebbe infettare altri mammiferi, compresi esseri umani. I ricercatori hanno svolto esperimenti sui suini infettati con RESTV. Accorgendosi che gli animali sviluppavano una grave malattia respiratoria. Eliminando in parte il virus proprio dal tratto respiratorio superiore. Tramite le membrane mucose. Il fatto che possano espellere il virus dal tratto respiratorio infonde una certa preoccupazione negli scienziati secondo i quali gli stessi maiali potrebbero fungere da vettori per questi ebolavirus e, almeno potenzialmente, scatenare epidemie anche tra gli stessi esseri umani.

“L’emergere del RESTV nei suini è un campanello d’allarme in quanto la trasmissione nell’uomo attraverso il contatto diretto con i suini o la catena alimentare è una possibilità”, spiegano gli stessi ricercatori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID).

Articoli correlati

About Carolina Farci

Studio Beni Culturali all'Università di Cagliari. Mi emoziona tutto ciò che può essere considerato arte.

Controlla anche

Con i primi freddi, torna la campagna "Proteggi i tuoi polmoni"

Con i primi freddi, torna la campagna ‘Proteggi i tuoi polmoni’

Il nome della campagna e i suoi consigli Sottrarsi a veloci cambi di temperatura, detergere …