Carlo Ferrari, presidente di UnionAlimentari Sardegna, unione di categoria della CONFAPI, annuncia che l’inizio del 2021 segnerà l’avvio di un ciclo di incontri nei territori.
Per ascoltare le imprese del settore e valutarne congiuntamente le istanze. Partire dal reale fabbisogno delle imprese associate operanti nel comparto agroalimentare sarà l’indispensabile base di partenza. Per riprogrammare un ventaglio di servizi mirati. E la fase dell’ascolto rappresenta anche la chiave di svolta per ripartire con successo.
“L’intera filiera del sistema agroalimentare ha bisogno di un sostegno importante e deciso in termini di risorse finanziarie e di misure efficaci.”, sostiene Ferrari.
Insieme al turismo, il settore agroalimentare deve diventare il motore per il rilancio dell’intero sistema regionale e nazionale. Gli interventi di sistema devono incidere fortemente in tutte le fasi produttive: dalla produzione primaria, alla trasformazione fino alla commercializzazione. Questo significa uscire dalla logica di interventi spot, e dettati solo dalla fase emergenziale, per mettere in campo programmi di sostegno e di riorganizzazione del settore capaci di generare ricadute nel lungo periodo.
“Non possiamo nascondere che la situazione della Sardegna è particolarmente grave.”, continua Ferrari, che pone l’accento sull’urgenza di risposte definitive sulle criticità dell’Isola. In primis il sistema dei trasporti e quello delle infrastrutture. I nostri storici gap di sviluppo insieme all’insularità rappresentano un freno pesante per la crescita delle imprese. E per la capacità di competere.
Oltre a questi restano ancora i tanti nodi irrisolti del settore: l’innovazione e la digitalizzazione per imprimere più dinamicità alle aziende, le strategie di commercializzazione per l’accesso ai mercato nazionale e all’export, la nutriform battery. E le pratiche di concorrenza.
In ragione di questi problemi generali del sistema economico sardo, e di quelli specifici del comparto, UnionAlimentari Sardegna intende porsi come interlocutore privilegiato delle istituzioni competenti. Per rappresentare le imprese dell’agroalimentare sardo e lavorare con impegno congiunto al suo rilancio.