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Fulmini

Fulmini estivi nell’Artico: da 35.000 a 250.000 all’anno

I fulmini starebbero colpendo l’Artico in maniera più intensa rispetto al passato. Lo dimostra un nuovo studio realizzato da Robert Holzworth, un fisico dell’atmosfera presso l’Università di Washington a Seattle.

Lo stesso ricercatore ha, inoltre, scoperto che la velocità con la quale i fulmini stanno colpendo l’Artico è quasi raddoppiata rispetto a 10 anni fa. Tutto ciò secondo i calcoli effettuati dallo scienziato, che è anche direttore del World Wide Lightning Location Network (WWLLN), la rete di sensori di terra che ha utilizzato per acquisire i dati.

L’impatto dell’aumento dei fulmini sull’Artico potrebbe essere significativo in primis per gli incendi, spesso causati proprio dai fulmini. Inoltre, un numero maggiore di incendi significherebbe un quantitativo maggiore di fuliggine e gas che entrano nell’atmosfera. E che vanno poi ad alterare il clima.

Riscaldamento globale

Già in passato alcune ricerche, o meglio modelli creati dai ricercatori, avevano mostrato che, se il riscaldamento globale in corso continuasse ai ritmi che vediamo oggi, i fulmini aumenteranno un po’ in tutto il mondo. A causa soprattutto dell’innalzamento della temperatura dell’aria dell’oceano.

E dato che l’Artico è una delle regioni al mondo che si sta riscaldano più velocemente, il risultato raggiunto da Holzworth potrebbe non stupire più di tanto. Anche considerando che il fenomeno di fulmini nella regione dell’Artico non è così usuale come nelle altre regioni della Terra.

Da 35.000 a 250.000

Tuttavia il ricercatore ha scoperto che ad una latitudine di 65° N, il numero di fulmini durante l’estate è aumentato da circa 35.000 nel 2010 a 250.000 nel 2020. Ha preso in considerazione i mesi di giugno, luglio e agosto e ha scoperto questo aumento che caratterizza soprattutto l’area artica della Siberia settentrionale.

Lo studio dei fulmini si allarga

Per ottenere un buon livello di certezza riguardo all’aumento del numero di fulmini nell’Artico, occorrerebbero più dati. Questi, infatti, dovrebbero coprire un periodo più lungo e proprio per questo i ricercatori presto acquisiranno altri dati, rilevati da un altro sistema di rilevamento. Quindi, i fulmini relativi alle regioni di Norvegia, Svezia, Estonia e Finlandia saranno oggetto di studio. Per capire se questo tipo di aumento c’è anche nella Scandinavia settentrionale, regione vicino all’Artico.

https://notiziescientifiche.it/

About Francesca Pinna

Amo il mare, la tradizione, il cibo: la mia terra, la Sardegna. Quindi da ciò potreste dedurre che amo osservare i bei tramonti, godermi la tranquillità che regna in questa regione, e mangiare. Ma a parte ciò, sono una persona che ama imparare, per migliorarmi ogni giorno sempre di più. Perché un bel giorno voglio girarmi, guardarmi dietro le spalle e poter dire: «Sì, hai raggiunto un bel traguardo e ne hai fatto di strada!»

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