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nuova terapia per la polmonite bilaterale

Covid-19: nuova terapia per affrontare polmonite bilaterale

La Food and Drug Administration ha approvato lo scorso novembre una nuova molecola, il baricitinib, per uso clinico

L’approvazione deriva dai dati positivi del trial randomizzato ACTT-2 in cui baricitinib ha mostrato un effetto positivo se combinato a remdesivir. Inoltre uno studio collaborativo internazionale che ha vista coinvolta l’Università di Pisa e altre prestigiose istituzioni internazionali ha dimostrato la capacità del baricitinib di inibire l’endocitosi virale e l’ingresso del virus nella cellula. Un effetto quindi che va al di là dell’attività immunomodulante e antinfiammatoria propria di questa molecola e che è stato pubblicato sulla rivista “Science Advances”.

La ricerca internazionale

“E’ notizia di pochi giorni fa inoltre il lancio del trial adattativo ACTT-4 – spiega il Prof. Marco Falcone, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa . Ciò dimostra l’interesse della ricerca internazionale su questa molecola. Ad oggi il baricitinib è l’unico antinfiammatorio approvato per Covid-19 in USA. Ma il suo utilizzo in Italia e in Europa è molto limitato e rimane nel contesto dell’utilizzo fuori scheda tecnica del farmaco. Bisogna testare sul campo, magari in trial clinici collaborativi. Questa nuova opzione terapeutica che potrebbe migliorare la prognosi della polmonite grave da SARS-CoV2 che ancora oggi in Italia è gravata da un’alta mortalità specialmente nei pazienti ospedalizzati. In attesa della soluzione di domani è imperativo per tutti trovare soluzioni oggi e nelle prossime settimane. Il virus non attenderà la prossima estate e rischiamo di trovarci in una terza ondata durante i prossimi mesi invernali”.

I partecipanti del congresso SIMIT

“E’ una stagione di grande complessità. Di Covid-19, dei nuovi vaccini, di politica sanitaria e di riorganizzazione della rete infettivologica.” – sottolinea Marcello Tavio, Presidente SIMIT, nel presentare il XIX Congresso SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. In programma da domenica 13 dicembre, sino a mercoledì 16. L’appuntamento, che si svolgerà in modalità virtuale, è presieduto dal Prof. Pierluigi Viale e dal Dott. Francesco Cristini.

“La pandemia da COVID-19 – spiega il presidente del Congresso SIMIT 2020 Pierluigi Viale – non poteva non incidere in modo dirompente sul programma di questa edizione del congresso SIMIT, per cui la giornata iniziale, domenica 13 dicembre, sarà totalmente dedicata allo stato dell’arte sulla patologia. Riteniamo che la tumultuosa evoluzione delle conoscenze su questa patologia ed il ritmo frenetico con cui sono state pubblicate migliaia di esperienze scientifiche, spesso conflittuali e non sempre di sufficiente qualità, imponga un momento di riflessione e di scambio di opinioni fra veri esperti”.

Fronteggiare le emergenze in tempi Covid

“Questa epidemia ci ha dato una lezione – evidenzia il Prof. Massimo Galli (nella foto), Past President SIMIT. – Ha sottolineato infatti come sia importante una buona rete epidemiologica, anche per fronteggiare alcune emergenze come quelle da COVID19. Negli ultimi anni, però, proprio l’infettivologia ha subìto tagli pesanti, unità complesse che sono passate a semplici. Mentre in alcune strutture ospedaliere la figura dello specialista infettivologo è stata considerata addirittura inutile. Oggi la sanità pubblica, purtroppo, vige in stato semicomatoso. Diventa indispensabile, soprattutto per gli anni a venire, la presenza di una funzione specialistica in ogni centro ospedaliero, non soltanto da un punto di vista strettamente clinico, ma anche dal punto di vista epidemiologico.

“E mi auguro, infine, che riusciremo ad essere più forti per fronteggiare malattie “storiche”, come quelle da HIV e HCV”. – conclude.

About Ilaria Furia

Dopo aver conseguito il diploma di Lingue straniere, ho frequentato un corso triennale universitario per approfondire le conoscenze linguistiche e traduttive moderne. Seguo il corso per la laurea magistrale sulla specialistica della traduzione, con numerosi corsi di informatica per la traduzione. Parlo abbastanza bene l'inglese e il francese e fluentemente lo spagnolo. Sono una persona socievole, dinamica, con buone doti comunicative e ottime competenze relazionali.

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