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ragno velenoso

Scoperti nuovi ragni domestici velenosi

Sono stati scoperti nuovi ragni domestici velenosi che possono farci infettare da batteri resistenti agli antibiotici.

E’ stato scoperto che i morsi di alcuni ragni domestici comuni possono provocare l’infezione negli esseri umani da parte di alcuni batteri resistenti agli antibiotici. E’ la scoperta che hanno effettuato alcuni zoologi e microbiologi della National University of Ireland Galway (NUI Galway).

Hanno analizzato i ragni della specie Steatoda nobilis, detti in lingua inglese anche “false vedove” per la loro somiglianza con le più note vedove nere. Nello studio, pubblicato su Scientific Reports, vengono descritti anche i sintomi delle persone morsi da questi ragni. Attualmente questi possono essere considerati come invasivi nell’area dell’Irlanda e della Gran Bretagna a seguito della loro forte diffusione nel corso degli ultimi 10 anni.

I ragni possono trasportare batteri patogeni 

A differenza di quanto creduto in precedenza, questo studio mostra che i ragni possono trasportare batteri nocivi per gli esseri umani. Questi stessi batteri possono essere trasmessi nel corpo umano non attraverso il morso in sé, come avviene per le zanzare, ma attraverso gli artigli. Il ragno li usa infatti per aggrapparsi alla pelle durante il morso.

Queste stesse zanne, in alcune specie di ragni, sono infatti abbastanza forti da poter perforare anche la pelle umana. In questo modo fanno entrare in contatto il sangue con i batteri eventualmente presenti sugli stessi artigli. È uno dei tanti metodi incredibili che i batteri hanno escogitato, o meglio che l’evoluzione ha escogitato per loro, per entrare in un corpo bersaglio.

Tra i batteri che questi ragni possono trasportare sulle superfici dei loro corpi, dunque anche dei loro artigli i ricercatori hanno individuato 22 specie di cui 12 patogene per gli umani. Tra di essi hanno individuato i batteri delle specie Staphylococcus epidermidisKluyvera intermediaRothia mucilaginosa e Pseudomonas putida.

I batteri resistono allo stesso veleno

In passato si è obiettato che diversi ragni usano comunque dei veleni, quando mordono, che hanno attività antibatterica. Quindi questo veleno dovrebbe neutralizzare gli stessi batteri nel sito del morso. Questo studio mostra però che ciò non avviene, almeno per quanto riguarda le false vedove.

Si tratta di una caratteristica, quella dei batteri di sopravvivere, prosperare e fare di tutto per diffondersi in un corpo biologico, che stupisce lo stesso Aoife Boyd, direttore del Pathogenic Mechanisms Group alla Galway nonché autore senior dello studio.

I batteri analizzati in questo caso riescono infatti a resistere anche al veleno del ragno, qualcosa che non fa che rendere ancora più grave il problema dei batteri resistenti alle armi di contrasto che mettiamo in atto noi, soprattutto con gli antibiotici, così come, in questo caso, i ragni.

Infezioni provocate dal morso

Nella maggior parte dei casi il morso di un ragno provoca al massimo un po’ di arrossamento e un po’di dolore ma in alcuni casi si è notato che le vittime sviluppano infezioni di lunga durata che necessitano di trattamento antibiotico. È il caso delle false vedove, come spiega anche l’aumento delle richieste di natura medica a seguito di morsi di questi artropodi.

 

“La minaccia più grande è che alcuni di questi batteri sono resistenti a più farmaci, il che li rende particolarmente difficili da trattare con la medicina regolare. Questo è qualcosa che gli operatori sanitari dovrebbero considerare d’ora in poi” spiega Neyaz Kahn, dottorando presso il Pathogenic Mechanisms Group e uno degli autori principale dello studio.

About Letizia Gusai

Appassionata di lettura e scrittura, sta terminando il suo percorso di studi in Beni Culturali e Spettacolo. Adora viaggiare e guardare film.

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