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Coldiretti: per l’agnello igp serve un’azione di filiera

Coldiretti: per l’agnello igp serve un’azione di filiera

Controlli lunga la filiera dell’agnello di Sardegna Igp, sul mercato e valorizzazione del prodotto locale.

Coldiretti: è questo il suo appello che vista la stagione anomala che stiamo vivendo, nei giorni scorsi, attraverso il presidente Leonardo Salis.

Il quale ha incontrato i macellatori del Centro Sardegna per fare il punto della situazione sulla nuova stagione in vista delle festività natalizie che rappresentano l’appuntamento più importante per il settore. In cui si macellano la maggior quantità di agnelli, il 50 per cento della produzione totale sarda.

Gli agnelli e gli obiettivi di Coldiretti

Agnelli che, in questo periodo sono destinati sia al mercato italiano che estero, a differenza della Pasqua quando invece il consumo dell’agnello sardo avviene all’interno dei confini italiani.

L’obiettivo di Coldiretti NU-OG è quello di avere un quadro chiaro lungo tutta la filiera per comprendere il motivo dei prezzi bassi oggi nel mercato (l’agnello si paga al pastore a 3,20 euro al kg a peso vivo). Onde evitare ulteriori speculazioni che spesso si acuiscono nei momenti di crisi.
“Dall’incontro con i macellatori è emerso che la situazione non è semplice – racconta il presidente Leonardo Salis -. Denunciano forti preoccupazioni per il calo dei consumi dovuti alla pandemia. Inoltre uno dei maggiori sbocchi commerciali, quello spagnolo, che a fine anno assorbe in media quasi il 50% del prodotto, oggi acquista dalla Grecia a prezzi assolutamente fuori mercato”.

Analisi Coldiretti

Come emerge da una analisi, i consumi alimentari degli italiani nell’intero 2020 fanno segnare un crollo storico del 12% con una perdita secca di 30 miliardi di euro, raggiungendo il valore minimo degli ultimi 10 anni. A preoccupare sono gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione che segnano un crollo del 48% dei consumi fuori casa nel 2020 con una perdita di almeno 30 miliardi di fatturato. Ma la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare nel caso in cui i vincoli al consumo fuori casa si dovessero estendere alle feste di fine anno. Al momento la serrata imposta dalle misure anti contagio colpisce complessivamente oltre 3 locali su 4 (75%) di quelli esistenti in Italia compresi oltre 20mila agriturismi.

La filiera

“Sono effetti che si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare aggravati dalla minore disponibilità di spesa dei consumatori. – afferma il direttore di Coldiretti NU-OG Alessandro Serra –. In questo momento di difficoltà è fondamentale fare squadra tutti, dalla stalla alla tavola, valorizzando i prodotti locali. L’importazione settimanale, denunciata dal Consorzio dell’agnello Igp, di oltre 2500 agnelli dalla Corsica, se pur legittima, non va sicuramente in questa direzione. Oggi più che è importante lavorare in filiera, in modo trasparente garantendo una equa distribuzione di valore per tutti soggetti coinvolti”.

L’appello di Salis

“In questo difficile momento – è l’appello di Leonardo Salis – dobbiamo cercare di limitare i danni. Tutti devono dare il proprio contributo valorizzando e consumando i prodotti locali. Lo devono fare i macellatori e il mondo distributivo e lo chiediamo anche ai consumatori. Acquistiamo prodotti locali, quelli che riportano in etichetta che sono prodotti e trasformati in Sardegna. Anche se non ci saranno le grandi tavolate tradizionali continuiamo a consumare l’agnello di Sardegna Igp, l’unico garantito locale. Oggi si trova in commercio in diversi tagli, anche piccoli in cui si valorizzano tutte le parti della carcassa rispondendo alle esigenze del mercato, ma anche con l’abbinamento delle nuove tecnologie.  Quali congelamento e termizzazione, che consente di mantenere intatte le stesse caratteristiche organolettiche ed il sapore, di abbreviare i tempi di cottura e di conservarli più a lungo”.

About Francesca Dessì

Ho 23 anni e una grande voglia di mettermi in gioco

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