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Ritrovati cento sarcofagi di oltre 2.000 anni fa in perfetto stato di conservazione

Ritrovati cento sarcofagi di oltre 2.000 anni fa in perfetto stato di conservazione

Sono stati definiti “un vero e proprio tesoro” i circa 100 sarcofagi, molti di quali contengono mummie, che sono stati ritrovati a Saqqara.

L’Egitto continua a regalare preziose testimonianze del suo antico passato. Dopo i circa 60 sarcofagi ritrovati il mese scorso a Saqqara, oggi sono stati svelati altri sarcofagi, circa un centinaio, risalenti ad oltre duemila anni fa (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Sono stati ritrovati sempre nella necropoli di Saqqara, a Sud del Cairo. I sarcofagi, molti dei quali contengono delle mummie, sono in perfetto stato di conservazione. “Un vero e proprio tesoro”, ha dichiarato il ministro egiziano del Turismo e delle Antichità, Khaled el-Enani, durante una cerimonia.

egitto sarcofagi

Il sarcofago.

Il sarcofago è un contenitore, solitamente di pietra o legno, destinato a custodire una bara o il corpo di un defunto. Il termine è composto dalle parole greche «carne» e «mangiare» o «consumare» con il significato quindi di mangiatore di carne. Gli antichi Greci, secondo una credenza sostenuta anche da Erodoto, credevano, erroneamente, che i sarcofagi fossero fatti di un particolare tipo di pietra calcarea che consumava la carne del corpo in essa contenuti.

L’origine.

L’uso del sarcofago è strettamente connesso con il rito funebre dell’inumazione. Nell’Antico Egitto, il sarcofago era lo strato esterno di protezione per una mummia reale egizia, con diversi strati di bare una dentro l’altra. I sarcofagi non erano molto conosciuti in Grecia (dove si praticava la cremazione), ma piuttosto nelle zone di influenza egizia e fenicia. I sarcofaghi sono di solito dei cassoni rettangolari, scolpiti o dipinti. Alcuni erano costruiti come parte di una tomba elaborata, altri per essere sepolti o messi in cripte. Famoso è quello minoico di Haghia Triada, stuccato e dipinto con scene di una processione. Da Clazomene (Asia Minore) provengono invece sarcofagi di VI secolo a.C. fittili, di forma trapezoidale e decorati con motivi tipici della ceramica ionica e attica a figure nere. Di età ellenistica è il celebre sarcofago di Alessandro, attualmente custodito nel Museo archeologico di Istanbul.

I sarcofagi etruschi sono per lo più del tipo a kliné: il cassone rappresenta il divano utilizzato per i banchetti, mentre il coperchio reca l’immagine del defunto. Nel mondo romano gli esempi sono scarsi fino al I secolo d.C., quando, per effetto di religioni come quella cristiana, si andò diffondendo l’inumazione. Dopo un periodo in cui la forma tipica fu quella a cassone rettangolare, dopo il II secolo si andarono diffondendo quelli a tinozza, con tre lati decorati (raramente tutti e quattro) con festoni vegetali e floreali o scene mitologiche che alludono ai culti misterici o alla morte. I modelli sono quasi tutti greci. Nel III secolo i soggetti cambiano ancora: vanno scomparendo le scene mitologiche a favore di quelle familiari e filosofiche. Fanno intanto la loro comparsa anche sarcofaghi con la fronte ripartita in nicchie da diversi elementi architettonici e anche elementi ritrattistici ed espressionistici.

About Andrea Quartu

Studio Scienze Della Comunicazione. Estremamente sopra le righe e appassionato di moda. Mi piace molto scrivere, ma ho sempre paura di sbagliare le virgole.

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