Sony Corporation ha annunciato di aver lanciato un nuovo progetto per i droni nel campo della robotica con intelligenza artificiale.
Sony entra nel mercato dei droni. Lo ha annunciato con il lancio di un progetto che mira al campo della robotica AI (intelligenza artificiale). La recente proliferazione di droni ha contribuito notevolmente alla fornitura di immagini inedite, nonché all’efficienza del flusso di lavoro e al risparmio energetico nel settore industriale. E Sony intende recuperare terreno in un settore dove fino ad ora non è stata protagonista. Airpeak prenderà ufficialmente il via nella primavera 2021. In questo momento, il progetto è invece nella fase di feedback da parte degli utenti di droni, che comprende anche un’attività di ricerca di collaboratori e di coprogettazione. Alla base di Airpeak ci sarà la tecnologia 3R (Reality, Real-time e Remote) in cui Sony crede molto e che è stata citata anche nelle iniziative strategiche per la crescita della società, a margine dei risultati finanziari del 2020.
3R abbraccia il macromondo della tecnologia di imaging e di rilevamento, e in particolare la visione Hawk-Eye usata soprattutto in campo sportivo (la goal line technology, ne è un esempio), la mappatura volumetrica degli ambienti e la sensoristica per l’elaborazione IA. In realtà qualche anno fa Sony Mobile; ovvero la divisione che si occupa di smartphone, telecomunicazioni e sensori di immagini di piccole dimensioni. Questa aveva già messo piede nel mercato dei droni con un una collaborazione assieme alla ZMP Inc., un startup di Tokyo. L’allora connubio aveva portato alla fondazione di Aerosense, azienda che aveva il compito di aprire le porte verso nuove opportunità di business coi droni. Già allora il Wall Street Journal affermava che la società non aveva intenzione di produrre droni per i consumatori privati.
Un investimento nel settore dell’agricoltura.
Al contrario, si sarebbe occupata di vendere servizi forniti dai droni a clienti di tipo “business”, ad esempio nei settori dell’agricoltura e del controllo delle infrastrutture. Erano stati quindi rivelati due prototipi, il AS-DTO1-E e l’ AS-MCO1-P. Il DTO1-E assomigliava ad un aeroplano in miniatura, anche se poteva decollare e atterrare verticalmente. Questo drone era in grado di trasportare 9 kg e volare per più di 2 ore alla velocità 170km/h. Come potete vedere dal video ufficiale è veramente veloce, grazie anche alla sua struttura altamente aerodinamica.