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“La ricerca è sempre una grande scoperta” – Intervista a Teresa Perra

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"La ricerca è sempre una grande scoperta" - Intervista a Teresa Perra
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Su Unica Radio abbiamo intervistato Teresa Perra, la ricercatrice di Chirurgia generale che ci racconta la sua esperienza in medicina

Teresa Perra è una ricercatrice molto giovane ma determinata che voleva fare ricerca sin da bambina. Grazie alla vicinanza del fratello Livio Perra, anche lui ricercatore in Brasile, ha iniziato a intraprendere questa strada. “Lui è responsabile della mia partecipazione a questo premio, è lui che ha trovato il bando e mi ha convinto a partecipare.” La dottoressa dopo averne parlato con il suo capo di dipartimento, il professor Alberto Porcu, è stata incoraggiata a iniziare questa nuova esperienza. Grazie agli anni all’università, il suo cammino era sempre più chiaro: “i professori ci parlavano delle ultime linee guida. Ci incoraggiavano, consigliandoci di aggiornarci per fare al meglio il lavoro del medico, per dare un’assistenza migliore ai nostri pazienti“. L’evento determinante è stata la tesi, durante il quale Teresa Perra ha potuto sperimentare davvero cosa c’è dietro una ricerca scientifica. La sua tesi, è stata redatta dal professore Luchino Chessa, sull’analisi metabolomica sui pazienti affetti da HCV. É uno studio fatto in collaborazione con il dipartimento di scienze biomediche dell’università di Cagliari e con il dipartimento di biochimica del università di Cambridge. “Durante questo lavoro, ho visto quanto impegno ci vuole per condurre una ricerca scientifica“. – afferma.

L’importanza della ricerca scientifica

Teresa Perra afferma che dietro la ricerca scientifica si cela un lavoro immenso, fatto di passi graduali e continui studi. Si parte dalla ricerca della letteratura e da lì possono nascere possibili domande su cui effettuare lo studio. Da quel momento parte l’idea di condurre la ricerca su uno specifico argomento. Va ideato il progetto e una volta fatto questo, si invia la richiesta al comitato etico e bisogna avere le autorizzazioni dalla direzione sanitaria, per esempio. “É importante quando troviamo qualcosa di diverso, da uno studio già stato fatto. É fondamentale, quindi, dare un contributo anche se piccolo, che andrà a contribuire con tutto quello che è la ricerca scientifica“. – risponde l’intervistata.

Per Teresa Perra fare ricerca ha delle ricadute positive sul nostro territorio, dà la possibilità di aggiornarsi, formarsi al meglio. “Riuscire a portare ciò che si impara anche nella pratica con i pazienti è un fattore importante”. – afferma.

Le gratificazioni di questo lavoro

Per Teresa Perra, tutti hanno sempre avuto rispetto della sua posizione, senza fare differenze di genere.

La dottoressa partecipa a diversi progetti: Covidsurg’, è uno di questi. É un gruppo di collaborazione internazionale sui pazienti affetti da Covid19. Un altro lavoro è basato sui percorsi e ambienti separati affetti da Covid-19 o sospetta infezione. Si è visto che nei centri in cui avviene questa suddivisione si hanno meno complicanze polmonari rispetto ai centri che non hanno questa organizzazione. L’intervistata descrive anche altri articoli da lei pubblicati, in cui sottolinea chiaramente come, a causa del virus, sia cambiato l’atteggiamento anche su una patologia acuta come l’appendicite, per esempio. Il virus Covid- 19 ha rivoluzionato la chirurgia: sia per i pazienti affetti dal virus e per quelli non affetti.

L’intervistata afferma che vedere il suo nome pubblicato e riuscire a contribuire alla ricerca le da gratificazione.

Il suo consiglio: non fermarsi mai

Teresa Perra consiglia agli studenti e studentesse che vorrebbero approcciarsi al mondo della ricerca di provarci. “Può essere difficile inizialmente ma tutto si può fare”. La giovane ricercatrice ha tanti progetti in mente e già tanta esperienza alle spalle. Consiglia di trovare il coraggio e proporsi, studiare e informarsi. ‘Fare il primo passo è la chiave’. ‘Non farsi limitare dal fattore ‘età troppo giovane‘ o dal fattore ‘sono donna‘ sono altri ingredienti fondamentali per fare carriera. “Noi sardi dobbiamo rilanciare la Sardegna. Mi piacerebbe incoraggiare i colleghi che vanno fuori e fanno carriera a rimanere qua e far crescere la nostra isola“. conclude l’intervistata.

About Ilaria Furia

Dopo aver conseguito il diploma di Lingue straniere, ho frequentato un corso triennale universitario per approfondire le conoscenze linguistiche e traduttive moderne. Seguo il corso per la laurea magistrale sulla specialistica della traduzione, con numerosi corsi di informatica per la traduzione. Parlo abbastanza bene l'inglese e il francese e fluentemente lo spagnolo. Sono una persona socievole, dinamica, con buone doti comunicative e ottime competenze relazionali.

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