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Allarme pensioni

Allarme pensioni e previdenza per gli italiani

Cosa sapere (e fare) prima che sia troppo tardi. 

Allarme pensioni: parlare della situazione previdenziale italiana privata e pubblica nel pieno della pandemia non è sicuramente un argomento entusiasmante.

Nel post-pandemia l’Italia non sarà comunque “più bella, forte e più superba che pria” ci dicono già tutte le statistiche economiche internazionali. Un’Italia cenerentola d’Europa e fra i peggiori Paesi al mondo non è una bella notizia anche per i futuri pensionati. Poiché il calcolo dell’assegno pensionistico nel primo pilastro è agganciato all’andamento del PIL.

In Italia ad affrontare l’Allarme pensioni è la previdenza pubblica e integrativa con analisi, considerazioni e consigli. Gli enti si sono confrontati in un affollatissimo webinar online i consulenti finanziari indipendenti e co-fondatori di Soldi Expert SCF.  Ha partecipato anche come relatore Edmondo Rho, consigliere nazionale Fnsi, per 12 anni nel consiglio di amministrazione dell’Inpgi. 

Il punto di vista della consulenza finanziaria indipendente e di alcuni dei massimi esperti di previdenza in Italia

Il quadro emerso è purtroppo ricco più di ombre che di luci hanno evidenziato tutti i relatori. Quest’anno a causa delle spese straordinarie che l’Inps ha dovuto affrontare la percentuale della spesa pensionistica è cresciuta. Più di noi in Europa spende solo la Grecia e la media europea si aggira intorno al 13% e il livello del 17%. Perfino superiore impatterà per decenni sui conti pubblici italiani visto che le attuali proiezioni vedono solo dal 2045 una discesa di questo “plateau”.

Allarme pensioni anche per i prossimi anni, si vedrà infatti un rischio sempre più concreto di vedere ridursi l’assegno pensionistico, calcolato secondo il sistema retributivo. Senza risparmi aggiuntivi per le prossime generazioni non ci sarà un’adeguata protezione della vecchiaia. Il crollo delle nascite che già in Italia era serio si sta ulteriormente accentuando e dal lockdown già si contano 12 mila bambini in meno. Chi pagherà le pensioni future?

Allarme pensioni e casse previdenziali

La previdenza complementare non scalda, basti dire che lo scorso anno gli italiani hanno accantonato 16,2 miliardi di euro a fondi di categoria. Fondi pensione aperti e Pip mentre hanno speso quasi 7 volte di più in slot machine, giochi e scommesse per oltre 107 miliardi di euro!)

Non sono messe benissimo nemmeno le casse previdenziali di intere categorie in quanto già prima della crisi, i buchi contributivi erano già un fenomeno dilagante. Intere categorie hanno difficoltà ora più che mai a versare i contributi previdenziali. I buchi contributivi odierni saranno evidentemente un problema nel futuro. Un quinto degli iscritti alle casse private non sta versando i contributi. E anche nella previdenza complementare si sta assistendo a un simile fenomeno. 

Informarsi sulla propria situazione contributiva pensionistica tramite i patronati è importantissimo . La “busta arancione” è rimasta soprattutto in Italia un bel progetto mentre in Germania si sta pensando invece di rendere accessibile tutta la panoramica previdenziale ai lavoratori. 

Ecco cosa può fare (e non) oggi un lavoratore o un risparmiatore? Attenti ai costi e via dai PIP con pochissime eccezioni

Che fare per l’ Allarme pensioni? Cosa può mettere in campo un lavoratore dipendente, autonomo o imprenditore che vuole pensare alla previdenza, per evitare fra qualche decennio di veder tagliare il proprio tenore di vita?

“Previdenti non si nasce, si diventa. Prima si inizia a risparmiare meglio è se ci si prefigge di costruirsi una pensione di scorta. – ha ricordato Graziano, consulente patrimoniale indipendente. Perché per poter contare su un reddito extra di 1000 o 2000 euro al mese, le cifre che bisogna accumulare sono veramente importanti. Diffidare di chi racconta che con pochi zecchini e in breve tempo i soldi si moltiplicano come nella favola di Pinocchio.

Al di fuori della previdenza pubblica la previdenza complementare e integrativa possono essere una stampella importante ma attenzione sempre ai costi e alla qualità della gestione. Se il capitale è investito male, i fondi di categoria possono essere divorati da una cattiva o costosa gestione.

I piani individuali pensionistici 

Attenzione in particolare ai Pip (piani individuali pensionistici) venduti da reti e assicurazioni. I quali evidenziano oneri mediamente superiori di 4 volte a quelli dei fondi negoziali per i comparti garantiti. Con simili zavorre la rendita è per chi vende, non per chi acquista. E’ pure follia come alcuni lavoratori stanno facendo acquistare PIP dove i costi annui sono di quasi il 3-4% annuo! La pensione la si sta pagando agli assicuratori!

Vivere di rendita: attenti ai venditori di sogni e a queste trappole secondo i consulenti finanziari indipendenti

In particolare Roberta Rossi ha presentato una guida scaricabile gratuitamente, nella quale ha affrontato il tema del IV pilastro. Ovvero di chi cerca di costruirsi una pensione di scorta per il futuro proprio e dei propri cari con il proprio patrimonio per costruirsi una rendita futura.

Bisogna farsi inoltre delle domande precise e valutare alcune variabili importanti riguardo l’età del “decumulo”. Di conseguenza, le spese a cui si andrà incontro nei prossimi decenni, il capitale investito e gli errori da evitare oltre eventuali altre entrate e loro evoluzione.

“Sempre più spesso – ha spiegato Roberta Rossi, consulente finanziario indipendente di SoldiExpert SCF – mi trovo a ragionare con miei clienti e risparmiatori. Un rischio che peraltro è più femmina che maschio visto che in Italia la proporzione è quattro vedove per un vedovo. E’ importantissimo anzi vitale non sbagliare mossa, oggi ancora più che ieri, con la gestione del proprio patrimonio, evitare costi e caricamenti inutili. La consulente ha inoltre evidenziato l’urgenza per molti italiani di ragionare con lungimiranza sul proprio patrimonio e sulle proprie entrate future. 

La previdenza

Come ha ben sintetizzato Ferruccio de Bortoli, ex direttore del “Corriere della Sera” e de “Il Sole 24 Ore.” se una volta il mito degli italiani e il traguardo finanziario da raggiungere era la casa oggi questo dovrebbe essere invece la pensione.

Il quadro emerso è purtroppo ricco più di ombre che di luci, hanno evidenziato tutti i relatori e quest’anno anche per effetto delle spese straordinarie che l’Inps ha dovuto mettere in campo. Per molti attingere a quanto messo da parte non sarà un’opzione dal momento che l’assegno pensionistico potrebbe non bastare. Per capire se si hanno sufficienti “ruote di scorta finanziarie” è possibile scaricare gratuitamente all’indirizzo viveredirendita.soldiexpert.com una guida dedicata a questo tema.

SoldiExpert SCF

SoldiExpert SCF (società regolarmente iscritta all’Albo) fondata da Roberta Rossi e Salvatore Gaziano, consulenti finanziari autonomi (ovvero slegati da qualsiasi banca e rete), è una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti a livello nazionale. Con sede a Milano e Lerici (Sp) ma clienti in tutta Italia (soprattutto Torino, Bergamo, Brescia, Bologna, Padova, Verona, Roma e Genova).

Vanta clienti di ogni tipo e portafoglio grazie anche a un modello unico basato sulla Rete e sulla tecnologia come la possibilità di collegarsi in video-conferenza con i propri esperti, consulenti finanziari autonomi ovvero indipendenti, che operano in più parti d’Italia.

Patrimonio e investimenti

La consulenza fornita può riguardare tutto il patrimonio o specifici investimenti finanziari (azioni, obbligazioni, ETF, fondi, assicurazioni) e si basa su un’attenta analisi preventiva. Tipicamente i risparmiatori che si rivolgono a SoldiExpert SCF partono con un check up e richiedono gratuitamente una prima consulenza di 30 minuti per valutare se il portafoglio che detengono è efficiente, robusto e se stanno pagando il giusto prezzo al proprio intermediario.

SoldiExpert SCF è una società che fornisce esclusivamente consulenza su base indipendente (e anche sul fronte in-formativo sul proprio blog, su YouTube e sul proprio canale podcast ha scelto di essere coerente con questa missione) è un punto molto importante per gli investitori poiché SoldiExpert SCF viene remunerata direttamente in modo trasparente dai clienti senza quindi ottenere provvigioni o commissioni sui prodotti consigliati come è tipico invece dell’industria del risparmio gestito in Italia e della consulenza finanziaria tradizionale.

 

About Francesca Dessì

Ho 23 anni e una grande voglia di mettermi in gioco