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Halloween

Speciale Halloween: John Wayne il clown killer ricorda It

John Wayne Gacy è stato un serial killer statunitense. Noto per aver rapito, torturato, sodomizzato e ucciso 33 vittime, tutte adolescenti e di sesso maschile.

Il nome con cui è diventato noto deriva dal fatto di aver intrattenuto i bambini durante alcune feste con costume e trucco da clown facendosi chiamare Pogo il Clown. Pochi sospettavano che fosse segretamente bisessuale, perché era sposato; inoltre era un tipo socievole e pareva quindi insospettabile agli occhi dei concittadini. Alla conclusione del processo venne condannato a morte e giustiziato con l’iniezione letale nel 1994. Le perizie psichiatriche effettuate su di lui dimostrarono (come per molti serial killer “organizzati”) una notevole intelligenza; all’esame dei periti risultarono vari disturbi della personalità (disturbo istrionico di personalità, disturbo narcisistico, disturbo antisociale) correlati con il sadismo e combinati con l’omofobia interiorizzata.

pogo clown John Wayne

Alla sua morte lasciò un discreto numero di disegni raffiguranti pagliacci ora parte di collezioni private. La vicenda e gli omicidi di Gacy contribuirono ad alimentare la paura del “pagliaccio malefico” nell’immaginario popolare. Dalla sua storia è tratto il film biografico Gacy, prodotto nel 2003.

Nell’agosto 1967, Gacy commise la sua prima aggressione a scopo sessuale ai danni di un adolescente.

Il giovane era il quindicenne Donald Voorhees, il figlio di un suo amico. Gacy attirò il ragazzo in casa sua con la promessa di fargli vedere dei film pornografici; poi fece ubriacare Voorhees e lo convinse a praticargli una fellatio. Svariati altri ragazzini furono molestati sessualmente da Gacy nei mesi seguenti; incluso un giovane che Gacy incoraggiò a far sesso con sua moglie, prima di costringerlo a un rapporto orale con lui stesso. Nel marzo 1968, Donald Voorhees raccontò a suo padre l’accaduto. Voorhees Sr. informò immediatamente la polizia; Gacy, così, venne arrestato e incriminato per molestie sessuali e sodomia in relazione a Voorhees, e al tentato stupro di un sedicenne di nome Edward Lynch.

Gacy negò fermamente ogni accusa e richiese di essere sottoposto al test della macchina della verità. Una volta accolta la sua richiesta: il risultato del test indicò le menzogne di Gacy nel negare ogni relazione con Voorhees e Lynch. Nonostante le pesanti imputazioni a suo carico, Gacy continuò a negare ogni addebito insistendo di essere un perseguitato politico per la sua militanza nel Partito Democratico. Il 10 maggio 1968, egli venne comunque incarcerato con l’accusa di sodomia e il 30 agosto; egli convinse dietro pagamento di 300 dollari uno dei suoi impiegati, il diciottenne Russell Schroeder, ad assalire violentemente Donald Voorhees. Questo per scoraggiare la testimonianza del ragazzo nell’imminente processo. All’inizio di settembre, Schroeder attirò Voorhees in una zona isolata del parco cittadino e lo pestò selvaggiamente urlandogli di non testimoniare contro Gacy al processo.

Voorhees informò la polizia dell’aggressione subita.

Identificò Schroeder come esecutore del pestaggio e facendolo arrestare il giorno dopo: anche se inizialmente egli negò qualsiasi accusa; Schroeder confessò in seguito di avere assalito Voorhees, indicando Gacy come mandante. Gacy fu quindi arrestato con l’aggravante di aver cercato di intimidire un testimone. Il 3 settembre, Gacy, è sottoposto a una visita psichiatrica all’Università statale dell’Iowa. Due medici lo esaminarono nel corso di un periodo di osservazione durato 17 giorni, arrivando alla conclusione che l’imputato possedeva una “personalità asociale” ma che, essendo sano di mente, avrebbe potuto affrontare il processo

About Andrea Quartu

Studio Scienze Della Comunicazione. Estremamente sopra le righe e appassionato di moda. Mi piace molto scrivere, ma ho sempre paura di sbagliare le virgole.

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